Allarme Legambiente: scuole ancora insicure e non sostenibili
Il report Ecosistema Scuola 2025 fotografa una regione in ritardo: solo il 15% degli edifici è adeguato alle norme antisismiche e il 37,6% è in classe energetica. Evelina Viola: «Serve un piano nazionale strutturale per il Sud»
COSENZA - Il XXV rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, pubblicato ieri, non lascia spazio a dubbi: la Calabria continua a scontare gravi ritardi sul fronte della sicurezza e della sostenibilità degli edifici scolastici.
I dati sono allarmanti. Solo un terzo delle scuole possiede il certificato di agibilità e meno della metà ha completato il collaudo statico. In una regione ad alto rischio sismico, appena il 15% degli istituti è stato progettato o adeguato alle normative antisismiche, mentre oltre un terzo non ha mai effettuato la verifica di vulnerabilità.
Le criticità emergono anche sul fronte energetico: il 37,6% degli edifici rientra nella classe G, la più bassa, e solo il 20,6% utilizza fonti rinnovabili. Inoltre, mense, palestre e aree verdi restano insufficienti, contribuendo a un’offerta scolastica incompleta e diseguale.
Non mancano però le buone pratiche: Cosenza si distingue per gli interventi di adeguamento sismico e la messa in sicurezza dei solai, oltre a servizi innovativi come pedibus, percorsi sicuri casa-scuola e piste ciclabili. Ma il quadro complessivo resta critico.
«La sicurezza delle scuole non può dipendere da interventi frammentati – afferma Evelina Viola, referente regionale Legambiente Scuola e Formazione Calabria – ma da un piano nazionale strutturale che dia priorità al Sud. È tempo che la Calabria smetta di rincorrere e pretenda una strategia che metta la scuola pubblica al centro dello sviluppo regionale».