Positivi al Covid che vanno in giro liberamente, Stasi: «Un crimine che rischia di uccidere le persone»
Sono tante le denunce pervenute negli ultimi giorni di soggetti contagiati che si fanno beffa della quarantena. È arrivata la conferma del primo cittadino di Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - Ciò che sembrava essere una banale, quanto inverosimile, leggenda metropolitana si è rivelata una vergognosa verità. Positivi e contagiati dal Covid-19 a spasso per Corigliano-Rossano, in barba al danno che potrebbero comportare (o hanno già comportato) alla comunità e alle categorie più fragili.
La notizia, che rimbalzava in maniera ufficiosa tra i cittadini della terza città della Calabria, è stata confermata nelle scorse ore dal Sindaco ionico Flavio Stasi: «In città stiamo registrando episodi inquietanti di cittadini che, purtroppo, irresponsabilmente e in maniera criminale sono positivi e stanno in giro».
Parole dure, rilasciate ad una televisione del territorio, in cui lo stesso Stasi ha voluto bollare l’intera vicenda come «un crimine che rischia di uccidere le persone». Insomma, un anatema in piena regola nei confronti di una minoranza di screanzati.
A questi soggetti è bene ricordare che a conoscenti, amici, parenti e vicini stanno morendo madri e padri, nonni e nonne, con una cicatrice che resterà indelebile nella storia di Corigliano-Rossano. Un atteggiamento doppiamente irriguardoso visto che solo nella giornata di ieri in città sono stati registrati 39 contagi (262 nella provincia di Cosenza).