Chiusura delle scuole voluta da Spirlì, arriva il secco No dei Sindacati: «Ipotesi ingiustificata ed eccessiva»
CGIL, CISL e UIL, tramite una nota stampa, si dice contraria all’eventuale chiusura ipotizzata da Nino Spirlì
CATANZARO - «Le forti sollecitazioni delle OO.SS. della Regione Calabria, in merito alla gestione dell’emergenza sanitaria nelle scuole, iniziano ad avere un primo importante riscontro. È di ieri infatti la comunicazione del presidente Spirlì che il personale della scuola (docente ed ata) sarà vaccinato in via prioritaria ed in tempi ristretti, in quanto è passato il principio, da noi fortemente sostenuto, di essere considerato tra quello ad alto rischio di contagio». I Sindacati si dicono soddisfatti di quello che, a loro dire, è un primo riconoscimento di quanto più volte sollevato.
«Forte perplessità- scrivono - sono state invece espresse sulle modalità di svolgimento di questa complessa operazione. La volontà di chiudere le scuole, inizialmente già prevista nell’immediato, non è stata considerata operativamente fattibile, anche perché è stato consigliato un preventivo monitoraggio sul personale che intenderà sottoporsi a vaccinazione per definire nel miglior modo possibile il piano.
A tal fine si ritiene necessario che la regione, in tempi brevi, avanzi all’Ufficio Scolastico Regionale formale richiesta per l’avvio della rilevazione». Infine concludono: «La chiusura preventiva e generalizzata di 15 giorni di tutte le scuole della regione appare ingiustificata e forse eccessiva, nonché non prevista da nessuna disposizione vigente. Se come chiaramente emerso sarà necessario uno sforzo particolare, le OO.SS. sono disponibili ad un confronto con Regione ed Amministrazione Scolastica per trovare, anche in forma immediata, soluzioni che possano limitare ricadute negative sull’intera comunità educante».