«
I dati ufficiali sono quelli che vengono diramati ogni giorno alle 17 con il bollettino della Regione Calabria». A fare chiarezza attorno alle polemiche delle ultime ore, rispetto alla divergenza dei numeri del contagio da Covid19 – soprattutto quelli dell’Asp di Cosenza - tra quelli comunicati nel pomeriggio dalla Regione e quelli che poi la sera girano sulle bacheche di sindaci e amministratori e quindi sui giornali al mattino seguente, è il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza,
Giuseppe Zuccatelli. Che, però, aggiunge: «Certo,
il lavoro dei laboratori, dei medici, del personale sanitario non si ferma alle cinque del pomeriggio. Va avanti, prosegue, e produce nuovi numeri, che
spesso, quasi sempre, possono poi essere divergenti». È accaduto nei giorni scorsi; è accaduto di nuovo ieri quando i numeri del contagio annunciati dal b
ollettino della Regione parlavano di 218 casi positivi nella provincia di Cosenza per poi lievitare, alla sera, a 234. Accadrà probabilmente oggi. «La comunicazione della Regione – spiega all’Eco dello Jonio il commissario Zuccatelli – è basata su due fattori: i
l numero dei tamponi effettuati e l’esito degli stessi. Questo significa che rientrano nel conteggio del Dipartimento regionale sanità solo i tamponi processati fino ad un determinato orario». Questo significa, altresì, che nel conteggio giornaliero viene inserito solo il numero dei tamponi effettuati di cui si conosce l’esito. Mentre
il numero degli ulteriori altri tamponi, quelli fatti ma non ancora processati, viene reso noto all’indomani nel nuovo bollettino; anche se nel frattempo, nei dati statistici che solitamente l'Asp dirama attorno alle 19, vengono inseriti i dati ultimi aggiornati: cioè, i risultati dei test che nel frattempo arrivano dopo il bollettino giornaliero della Regione. I
nsomma, non c’è nessun mistero. Nessun arcano sospetto sui numeri. Perché – come evidenziato da Zuccatelli – la macchina sanitaria calabrese e cosentina, pur tra mille e risapute difficoltà, comunque continua a lavorare h24. Pertanto, oggi, nel bollettino della Regione dovremmo trovare i 16 casi in più (che erano già emersi ieri sera) sommati a quelli che sono scaturiti dall’esito dei tamponi analizzati stamattina e nel primo pomeriggio odierno. In molti a questo punto si chiedono: perché la Regione Calabria non aspetta il tardo pomeriggio per diramare i numeri, così da avere un quadro più omogeneo e attinente alla realtà? Semplicemente perché
ogni giorno alle 18 la Protezione civile nazionale dirama i numeri del contagio su scala nazionale. E in quei numeri devono starci anche quelli della Calabria. Ovviamente.
Marco Lefosse