Verba Volant - Chi sono i creator digitali?
Il Verba Volant di oggi è creator: uno dei tanti e nuovi lavori nel mondo digital, che ancora non viene considerato abbastanza. Abbiamo parlato di marketing la scorsa settimana, oggi continuiamo il discorso, aggiungendo un nuovo pezzo del puzzle
La scorsa settimana ho scelto di parlare di marketing, provando a fare un'analisi della nostra situazione territoriale e ricordando i grandi maestri che ho avuto il piacere di conoscere. Il tema è importante e un solo momento di discussione non è abbastanza, così ho pensato di integrare raccontando anche qualcosa di nuovo e probabilmente ancora sconosciuto: il ruolo del creator digitale.
Quando si parla di marketing si fa riferimento ad una specifca branca della narrazione che converta un pubblico in clienti. Si tende a valutare il marketing come la capacità di vendere, mentre in realtà è la capacità di raccontare e creare bellezza intorno ad un prodotto oppure un luogo, o ancora un evento, al punto da spingere il pubblico a compiere una determinata azione, che può essere l'acquisto, la prenotazione, l'iscrizione ad una lista d'attesa.
Se scegliamo di leggere il marketing con questa prospettiva di partenza, allora possiamo facilmente intuire che tutto può essere marketing. Probabilmente, nella nostra terra, abbiamo vissuto ancora poche esperienze digitali per credere fino in fondo nelle potenzialità del digital marketing, eppure il mondo digital ha le caratteristiche perfette per inserire all'interno di una storia, una serie di azioni che l'utente può compiere facilmente per arrivare all'azione desiderata.
Facciamo un paio di esempi, così da essere chiari: prendiamo un'azienda che deve vendere un prodotto, oppure un ente che deve aumentare il turismo nella propria zona, oppure un cantante che vuole far ascoltare la sua canzone; tutti quanti hanno bisogno di un pubblico. L'azienda magari vende un prodotto che viene acquistato solo da over 50, l'ente cerca turisti a livello nazionale, il cantante ha un pubblico giovane che va dai 16 ai 25 anni.
Nella vecchia concezione di "fare pubblicità" l'unica possibilità è stampare volantini, oppure se si hanno le possibilità economiche stampare manifesti da inserire in spazi pubblicitari, oppure confidare nel passaparola. Qual è il problema di questa strategia? Si spendono dei soldi per intercettare il pubblico sbagliato. Quindi il manifesto dell'azienda sarà visto da under 50, l'ente che cerca turisti nazionali si ritroverà un pubblico locale e il cantante si ritroverà ad avere un pubblico adulto.
Allora, in questo strano campo di gioco, entra in azione il creator digitale. Un numero dieci che costruisce una narrazione a misura del cliente, grazie agli strumenti di tutta la narrazione. Il creator digitale è un vero e proprio narratore, capace di muoversi con gi strumenti dello scrittore, del regista, del grafico e dell'analista. Crea un contenuto editoriale di intrattenimento, di valore informativo, di cultura e di attrazione. Poi targettizza il pubblico, che tradotto significa fare in modo che il contenuto sia guardato soprattutto dai potenziali acquirenti.
In questo modo è facile capire che fare o non fare marketing, vuol dire avere o non avere la lungimiranza di affidarsi a chi ha studiato per acquisire competenze specifiche sull'argomento, senza inseguire pratiche antiche per giustificare l'assenza di un pensiero organizzato.
Nel mondo della comunicazione di oggi, non sono solo i social a fare la differenza, ma la qualità dei contenuti editoriali postati sui social e la capacità di riconoscere un pubblico.
Mi chiedo quindi, siamo pronti a capirlo oppure dobbiamo scriverlo sui manifesti?