"Straw Challenge" ecco la sfida del tubo di carta igienica, arrivata da TikTok, che può mettere in pericolo migliaia di ragazzi
DI MARTINA CARUSO Durante il periodo di quarantena impazzano nuovissime challenge che invadono a colpi di tag i social. Un modo, questo, per sfidare il Coronavirus restando a casa, utilizzando un oggetto immancabile nelle nostre case: la carta igienica. La moda è stata lanciata da Totti che, palleggiando con questa, ha lanciato la sfida al mondo del calcio e non solo, diventando virale in poche ore. Ma, stavolta, il rotolo di carta igienica è la protagonista di una sfida non poi così innocua e innocente: arriva su
TikTok una vera e propria follia che può costare cara a migliaia di ragazzi, motivo per cui sta creando allarmismo un po’ ovunque. i tratta di una challenge dal nome inglese alquanto insolito “
Straw Challenge” che in italiano significa letteralmente “Sfida della cannuccia”. La challenge, del tutto insolita per una "piattaforma musicale" qual è TikTok, consiste nell'ingurgitare più liquido possibile bevendo da un tubo di carta igienica, il tutto mentre si registra un video, postandolo successivamente sulla piattaforma. Sarebbe stato l'utente
Jordan Samm a registrarsi per primo mentre beveva da una bottiglia di Gatorade attraverso un rotolo di carta assorbente. Questo, ovviamente, ha fallit, soffocando e sputando il liquido che il suo esofago aveva prontamente espulso. La bravata è costata oltre 125.000 visualizzazioni e, lungi dal fermarsi, è stata seguita da un video, questa volta con un frullato. E così molti altri utenti di TikTok e Twitter hanno tentato di avere successo laddove Jordan aveva fallito. In tutti i video, nessuno di loro si è avvicinato al risultato, sperato quanto diabolico, di ingoiare tutto quel liquido in una volta sola. Tutti gli sfidanti sembravano persino sorpresi e scioccati di non essere stati in grado di superare il test, risultando così un flusso infinito di clic in cui le persone vomitavano i loro drink. Un’acrobazia pericolosa e umiliante di sicuro che ha determinato la conseguenza di diventare virale nonostante i rischi per tutti coloro che la tentano. Non è la prima volta che i social apparentemente innocui siano fonti di pericolose catene, specialmente tra la platea dei più giovani, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “
Sportello dei Diritti“.