Fede, mare e futuro: la Diocesi di Rossano-Cariati celebra la "Giornata mondiale della Pesca"
Il parroco George: «Il nostro territorio vive di mare. Celebrare questa giornata significa ricordare che non si tratta solo di un lavoro, ma di una vocazione e di una tradizione che tocca le famiglie, la fede e la cultura della nostra comunità»
CARIATI - Un pomeriggio di preghiera, partecipazione comunitaria e profonda riflessione sul valore del mare ha caratterizzato la celebrazione della Giornata Mondiale della Pesca 2025 presso la Parrocchia Cristo Re di Cariati. L'iniziativa, promossa dall'Ufficio Diocesano dell'Apostolato del Mare dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati, guidato e da don Giuseppe Ruffo Cappellano dell'Apostolo del Mare, ha richiamato fedeli, pescatori, famiglie e numerosi bambini, coinvolti attivamente nei diversi momenti proposti.
Il filo conduttore dell'incontro "Non abbiamo preso nulla, ma sulla tua parola getterò le reti" (Lc 5,5) ha offerto lo spunto per una riflessione profonda sulla fatica quotidiana dei pescatori e sulla necessità di rinnovare fiducia e speranza anche nei momenti segnati dall'incertezza.
Ad aprire il pomeriggio, alle 16:30, è stato il parroco don George Viju, che ha espresso il suo sincero apprezzamento per l'impegno dell'Apostolato del Mare nella figura di don Giuseppe Ruffo e dell'intera equipe. «Il nostro territorio vive di mare. Celebrare questa giornata significa ricordare che non si tratta solo di un lavoro, ma di una vocazione e di una tradizione che tocca le famiglie, la fede e la cultura della nostra comunità» ha commentato don George.
Sono intervenuti nei saluti: Montesanto Alda Presidente del Consiglio Comunale di Cariati, Alterino Gabriele Delegato alla Pesca del comune di Cariati, Francesco Cufari Presidente Lega Navale Sezione Cariati, Daniela Mancini Delegata Scolastica della Lega Navale Sezione Cariati.
Cuore dell'iniziativa è stato l'intervento di don Giuseppe Ruffo, che ha portato i saluti dell'Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise e ha richiamato l'attenzione su tre grandi aspetti: la dignità del lavoro dei pescatori, la responsabilità verso il creato e il forte richiamo che Papa Francesco – così come l'attuale Pontefice – hanno più volte rivolto al mondo della pesca.
Don Giuseppe ha ricordato come Papa Francesco abbia spesso denunciato la precarietà, lo sfruttamento e le difficoltà che il settore marittimo continua a vivere: «Il Papa ci chiede di non dimenticare chi lavora in mare, spesso in condizioni dure, talvolta invisibili agli occhi della società. La pesca non è solo economia: è sacrificio, famiglia, identità». Ha poi richiamato anche i più recenti interventi dell'attuale Papa Leone XIV, che continua sulla stessa linea di attenzione: «Il Magistero della Chiesa insiste sulla cura del creato, sulla tutela del mare e sulla protezione di chi lo vive ogni giorno. L'oceano è un dono, e come ogni dono va custodito. Non possiamo pretendere di ricevere senza restituire». Don Giuseppe ha infine rivolto un pensiero affettuoso alle famiglie dei pescatori di Cariati e della costa jonica: «C'è un eroismo silenzioso in chi tutte le notti affronta il mare per portare il pane a casa. La Chiesa è e sarà sempre accanto a loro, con la preghiera e con un impegno concreto».
Protagonisti anche i più piccoli, accanto agli adulti, i bambini sono stati coinvolti in maniera attiva nel momento di riflessione e preghiera. Il momento di preghiera si è concluso con La Celebrazione Eucaristica e la benedizione dei pescatori e delle loro famiglie in un clima di profonda unità e gratitudine. La presenza di pescatori, famiglie e giovani ha trasformato la Giornata Mondiale della Pesca in un momento di comunione autentica, in cui spiritualità e vita concreta si sono intrecciate.