Da Co-Ro ad Asti, vanno a ruba le "clementine antiviolenza" in ricordo di Fabiana Luzzi
Il ricavato della vendita verrà interamente devoluto in beneficenza. La presidente di Confagricoltura Donna: «In quell'agrumeto di Corigliano, dove morì Fabiana, cresce anche il nostro impegno: coltivare rispetto, seminare consapevolezza, raccogliere giustizia»
ASTI - Dall'inizio del 2025 sono stati registrati in Italia 78 femminicidi e 67 tentati femminicidi, dati che testimoniano quanto lavoro resti ancora da fare per contrastare la violenza di genere. Una lotta che si fa anche acquistando clementine e così, grazie all'iniziativa di Confagricoltura Donna e Soroptimist, le "clementine antiviolenza" sono giunte fino ad Asti. Qui ben 4 quintali del succoso frutto arancio provenienti dalla Piana di Sibari, cortesemente donate alla Confagricoltura di Asti dalla Società Cooperativa Agricola COAB di Corigliano Calabro, sono andati a ruba.
Le due postazioni, infatti, allestite sotto i portici di piazza Alfieri e di fianco al mercato coperto in piazza Libertà hanno registrato un'affluenza straordinaria: alle 12 tutte le scorte erano già terminate, grazie alla generosità e sensibilità dei cittadini astigiani.
Ricordiamo che le clementine sono offerte ogni anno in ricordo di Fabiana Luzzi, la giovane ragazza di Corigliano assassinata dal fidanzato 13 anni fa, il cui drammatico destino ha dato vita a questa iniziativa nazionale nel 2013.
L'iniziativa di Asti si inserisce nella più ampia campagna #OrangeConfagri promossa da Confagricoltura Donna con Soroptimist International d'Italia e Fidapa, che anche quest'anno ha portato le clementine nelle piazze di numerose regioni italiane: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto.
«Le clementine, frutti della terra e simbolo di vita, ci ricordano che ogni gesto di cura può diventare resistenza», ha dichiarato Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, spiegando il significato profondo dell'iniziativa. «In quell'agrumeto di Corigliano Calabro, dove anni fa morì la giovane Fabiana Luzzi, cresce anche il nostro impegno: coltivare rispetto, seminare consapevolezza, raccogliere giustizia».
Come ogni anno, il ricavato della vendita benefica verrà interamente devoluto al centro antiviolenza di Asti "Orecchio di Venere", gestito dalla Croce Rossa. I fondi raccolti contribuiranno a garantire ascolto, protezione e supporto alle donne vittime di violenza del territorio astigiano, offrendo loro percorsi di autonomia e reinserimento sociale.