Smarriti nella Sila, salvati nella notte: due cani ritrovati grazie a Carabinieri e Polizia Provinciale
Due interventi a distanza di pochi giorni, tra Camigliatello e San Giovanni in Fiore, riportano a casa Krus e un altro cane scomparso. Decisiva la sensibilità degli uomini in divisa e delle guardie zoofile
SILA – Due storie a lieto fine, consumate nel gelo e nella pioggia dell’altopiano silano, raccontano ancora una volta la presenza silenziosa ma fondamentale di Carabinieri e Polizia Provinciale nei boschi più impervi della Calabria. Protagonisti, loro malgrado, due cani smarriti che hanno vagato per ore – in un caso per giorni – prima di essere tratti in salvo.
La prima vicenda riguarda Krus, un setter inglese sfuggito al controllo del proprietario nella mattinata di domenica scorsa, tra i boschi di Camigliatello Silano, nel territorio di Spezzano della Sila. L’uomo, residente a Luzzi, aveva immediatamente sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri, ma del cane per ore nessuna traccia. Krus ha resistito alle basse temperature e alla pioggia battente fino alla sera di due giorni dopo, quando una pattuglia dei militari – i brigadieri Gianmarco Contenti e Rubino Giordano – lo ha notato spaesato e infreddolito nei pressi della Riserva FAI I Giganti della Sila, in località Fallistro. I Carabinieri hanno subito attivato le procedure di identificazione e in breve hanno rintracciato il proprietario, che, commosso, ha potuto riabbracciare il suo cane.
Pochi giorni prima una storia simile si era consumata a San Giovanni in Fiore, dove un altro cane, tremante e disorientato, era stato avvistato nella tarda serata in località San Bernardo. La segnalazione era giunta alla Polizia Provinciale di Cosenza: il comandante, Magg. Rosario Marano, aveva immediatamente coinvolto il Brigadiere Capo Gianluca Congi, in servizio al distaccamento locale. Quest’ultimo, con il supporto delle guardie zoofile AK-Kronos guidate da Luigi Vizza, ha recuperato l’animale e, grazie alla lettura del microchip, è riuscito a risalire al proprietario, un uomo di Corigliano-Rossano. Anche in questo caso il cane si era allontanato da un casolare in montagna, distante oltre dieci chilometri dal punto del ritrovamento.
Due episodi che, per fortuna, si sono conclusi senza conseguenze, grazie alla prontezza e soprattutto alla sensibilità di chi ogni giorno presidia il territorio silano. I proprietari, entrambi emozionati e sollevati, hanno espresso pubblicamente il loro ringraziamento ai Carabinieri, alla Polizia Provinciale e alle guardie zoofile intervenute, sottolineando il valore umano e professionale di uomini e donne che non si limitano alla tutela dei cittadini ma si prendono cura anche dei “migliori amici dell’uomo”.
A darne notizia è stato anche il sindacato SIM, che ha evidenziato come questi interventi, spesso invisibili, rappresentino un tassello essenziale nel lavoro quotidiano a protezione dell’ambiente, delle persone e degli animali che popolano la Sila.