Sezioni, scrutatori, rimborsi ai Comuni: ecco quanto costano le elezioni regionali 2025
Le risorse dal fondo di riserva del bilancio della Regione. Importo complessivo da 7 milioni in tre anni

CATANZARO- In totale 7 milioni suddivisi in tre anni: a tanto ammonta la spesa per le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre in Calabria. È quanto emerge dai provvedimenti adottati dalla Regione nelle ultime settimane, dopo la fissazione della data del voto anticipato, in particolare da un decreto dello scorso 7 agosto con cui il Dipartimento Finanze della Cittadella ha approvato la variazione al bilancio regionale per l’utilizzo del fondo di riserva.
Premettendo che «le spese elettorali per l’organizzazione tecnica e l’attuazione delle elezioni del presidente della Giunta e del Consiglio regionale della Calabria sono poste a carico del bilancio regionale», il decreto fa riferimento a una nota del dg della Transizione Digitale e attività strategiche della Regione che – si legge – «ha evidenziato la necessità di incremento dello stanziamento per le annualità dei capitoli di spesa relativi alle spese per il rinnovo del Consiglio regionale al fine di dare concreto avvio agli adempimenti afferenti al corretto svolgimento delle prossime operazioni elettorali» e «ha quantificato in euro 2.500.000,00, per le annualità 2025 e 2026 e in euro 2.000.000,00 per l’annualità 2027, le somme occorrenti per far fronte ai suddetti oneri derivanti dall’espletamento delle operazioni elettorali, fra cui la sottoscrizione di specifici accordi con i soggetti istituzionali interessati, tra i quali il Ministero dell’Interno, le Prefetture delle cinque province calabresi, i Comuni e la Corte d’Appello competente».
Con una successiva circolare dell’Unità organizzativa elettorale della Regione Calabria sono state poi disposte le istruzioni per il rimborso delle spese sostenute dai Comuni, i cui oneri restano a carico della Regione, prevedendosi che «l’importo dei rimborsi è calcolato nei limiti delle risorse finanziarie individuate dalla Giunta regionale con appositi atti, sulla base di due distinti parametri, numero di elettori e numero di sezioni elettorali, assegnando a ciascun Comune l’importo di euro 1,30 per elettore e euro 650,00 per sezione elettorale, oltre all’importo da corrispondere come compenso dei componenti dei seggi elettorali». Tra le “voci” si segnalano i 150 euro per i presidenti di seggio e i 120 euro per scrutatori e segretari nelle sezioni ordinarie, e i 90 euro per il presidente e i 61 per gli scrutatori nelle sezioni speciali.