Rambaldi, il genio di Hollywood che trovò casa ad Altomonte
Baribieri protagonista all'evento di Ferrara dedicato al premio Oscar

ALTOMONTE– La Calabria che emoziona e sorprende, la cucina che nasce povera e diventa prelibata, l’arte di trasformare zafarani cruschi, cipolle rosse, carciofini selvatici e pane contadino in racconti identitari da servire a tavola. È questa la chiave che ha reso la Famiglia Barbieri ambasciatrice autentica della gastronomia calabrese, capace di portare in Italia e nel mondo una narrazione che lega memoria e futuro.
Un’autorevolezza riconosciuta che nelle prossime settimane si rinnoverà nei più importanti eventi culturali ed enogastronomici nazionali: dal tributo a Carlo Rambaldi al Peperoncino Festival, fino a Cheese Bra, al Raduno delle Confraternite, a Pani d’Italia a Roma e ad Artigiano in Fiera a Milano.
In occasione del centenario della nascita del maestro degli effetti speciali, tre volte Premio Oscar, prende vita il Premio Rambaldi a Ferrara, nel palazzo Ducale da lunedì 8 a domenica 21 settembre. Un progetto corale che celebra l’eredità visionaria dell’artista unendo cinema, musica e creatività giovanile. La Famiglia Barbieri sarà presente alla conferenza stampa di presentazione della kermesse e il 15 settembre all’inaugurazione della mostra.
Nel catalogo ufficiale dell’iniziativa trova spazio anche un testo dedicato al rapporto tra Rambaldi e l’Hotel Ristorante Barbieri di Altomonte, dove sono custodite anche cinque opere importanti che il Maestro ha donato alla famiglia. - Dietro l’immaginario hollywoodiano – si legge – c’è anche una geografia più intima, fatta di luoghi di buon ritiro che hanno nutrito la sua ispirazione. Tra questi, un posto speciale appartiene alla Calabria e, in particolare, all’Hotel – Ristorante Barbieri, un’oasi di pace e relax che guarda sul borgo di Altomonte, sulla piana dell’antica Sybaris e sulle vette del Pollino. Qui Rambaldi non si limitò a riposare, ma trovò un rifugio creativo e rigenerante, fertile di idee e suggestioni, lasciando dietro di sé tracce e opere oggi custodite dalla Famiglia Barbieri.
Dal 10 al 14 settembre, poi, la squadra Barbieri ritorna in Calabria e sarà protagonista al Peperoncino Festival di Diamante, una delle manifestazioni simbolo della Calabria. Tra sfide piccanti e degustazioni, non mancheranno i piatti identitari reinterpretati in chiave contemporanea, capaci di raccontare un territorio che sa emozionare con colori, profumi e sapori.
Dal 19 al 22 settembre, di nuovo in trasferta. I riflettori, questa volta, si sposteranno a Bra (CN) per Cheese, il grande evento internazionale organizzato da Slow Food e dedicato ai formaggi a latte crudo. Qui Barbieri porterà l’esperienza del fast slow food calabrese, esaltando la biodiversità e i prodotti autentici delle filiere corte.
Dal 10 al 12 ottobre, quindi, appuntamento a Busto Arsizio per il Raduno Nazionale delle Confraternite Enogastronomiche, che celebra i cinquant’anni del Magistero dei Bruscitti. Barbieri sarà presente, insieme alla confraternita degli Zafarani Cruschi del Pollino, per condividere la propria esperienza nel valorizzare le cucine di tradizione come strumento di identità e comunità.
Il viaggio continuerà il 22 ottobre con Pani d’Italia a Roma, evento che mette al centro uno dei simboli universali della tavola mediterranea. Gran finale a dicembre a Milano Rho con Artigiano in Fiera, dove la Calabria tornerà a essere protagonista grazie alla cucina Barbieri, ambasciatrice di sapori autentici e di un’ospitalità che non smette mai di emozionare.
Ogni piatto è una storia, ogni evento un’occasione per ribadire il valore delle radici e del legame con la terra – sottolinea lo chef Enzo Barbieri, decano e custode della lunga e profonda tradizione della Famiglia altomontese. Dal ricordo di Carlo Rambaldi, che ad Altomonte trovò ispirazione e rifugio, fino ai grandi festival italiani, il filo conduttore resta lo stesso: raccontare la Calabria e le sue comunità - conclude - attraverso la cucina, trasformando la memoria in futuro.