Caloveto, Mazza: «Siamo un paese che cammina insieme»
Dal rendiconto dei primo 15 mesi un invito: «Costruiamo il futuro uniti»

CALOVETO - Non un semplice bilancio amministrativo, ma il racconto corale di una comunità che sceglie di camminare insieme. È stato questo il cuore dell’evento che si tenutosi ieri (domenica 28) nella Sala Polifunzionale e che ha dato l’opportunità al Sindaco Umberto Mazza e all’Amministrazione comunale di tracciare il rendiconto dei primi 15 mesi del terzo mandato. Un incontro partecipato, che ha trasformato numeri e opere in segni concreti di un impegno condiviso.
«Oltre 2,2 milioni di euro intercettati, decine di opere completate e tanti progetti avviati. Ma il vero traguardo dei primi quindici mesi – ha ribadito il Sindaco – non è nelle cifre, bensì nello spirito che le anima. Questi interventi – ha aggiunto - non sono solo numeri ma segni tangibili di un impegno che guarda al futuro partendo dai bisogni concreti del presente».
Il racconto ha toccato le conquiste più sentite: dal punto prelievi comunale all’ambulanza H24, «che oggi – sottolinea - è un presidio salvavita al servizio della cittadinanza, agli interventi di messa in sicurezza contro il dissesto all’efficientamento energetico della scuola primaria e delle palestre scolastiche. Senza dimenticare la digitalizzazione dei servizi e i progetti culturali, come la nuova biblioteca. Abbiamo camminato – evidenzia il Primo cittadino - accanto agli anziani, ascoltato i bambini, collaborato con le scuole, costruito ponti tra generazioni».
E poi c’è tutta rete dell’associazionismo, dalla Pro Loco alla Nuova Caloveto, capaci di animare il paese con eventi, tradizioni e momenti di socialità. «Il loro contributo – ha ricordato ancora - è stato prezioso per rafforzare il senso di comunità e valorizzare il nostro territorio. Così come, è in questi gesti semplici ma profondi che si costruisce una comunità viva, capace di educare, sostenere e accompagnare i suoi cittadini. Ed è questo che abbiamo fatto insieme alle Scuole e alla Chiesa parrocchiale».
«Amare Caloveto, così come abbiamo già fatto, deve voler dire vuol dire ascoltare i bisogni, custodire le sue tradizioni, accompagnare i suoi cambiamenti. Continueremo a camminare accanto a voi, con il cuore aperto, con trasparenza, ascolto e determinazione. Perché Caloveto – ha concluso Umberto Mazza - non è solo il luogo in cui viviamo: è la nostra casa. E una casa si protegge, si migliora, si ama».