Avviato il monitoraggio sulle micro-plastiche di fiume nella Riserva Foce del fiume Crati
Il programma prevede l’applicazione di un Protocollo finalizzato al campionamento periodico e analisi, all’identificazione delle categorie e delle tipologie e all’individuazione di misure di interesse per la pianificazione distrettuale

TARSIA - È stato avviato dall’Ente gestore delle Riserve un programma finalizzato allo studio e al monitoraggio sulla valutazione dei quantitativi di microplastiche trasportate nell’area di transizione della foce del Crati.
Il programma prevede l’applicazione di un Protocollo finalizzato: al campionamento periodico e analisi secondo la DSM con manta da 330 μm; alla valutazione della concentrazione delle microplastiche (numero particelle/m2 per la stima di superficie e numero di particelle /m3 per la stima volumetrica); all’identificazione delle categorie di microplastica presente nei campioni (i.e. frammento, filamento, granulo, ecc.); al riconoscimento della tipologia, morfologia e morfometria dei polimeri; all’individuazione di misure di interesse per la pianificazione distrettuale.
Il tema delle microplastiche, oggi di grande attenzione sociale e scientifica, è concentrato soprattutto in ambito marino, mentre presenta un minore attenzione nelle acque dolce, pur riconoscendo agli ecosistemi di acqua dolce come i fiumi un importante ruolo di collettori tra ambiente terreste e marino. Infatti, il monitoraggio delle microplastiche nei sistemi di acqua dolce superficiale, a differenza di quello marino, ad oggi non è disciplinato da nessuna norma europea e nazionale. Questo rende difficile le azioni di contrasto del plastic litter.
Tuttavia, l’Ente gestore delle Riserve ritenendo la tematica di grande attualità, ha voluto avviare un programma al fine di fornire un contributo alla conoscenza del problema per: fornire stime realistiche quantitative e qualitative di microplastiche nel tratto terminale della foce
fiume Crati; sperimentare in ambito fluviale la metodica di campionamento e di analisi utilizzata in mare per l’attuazione della DSM; contribuire ad ottenere informazioni sull’origine delle microplastiche.