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Un inno alla fratellanza tra i popoli: il messaggio di pace dell'Estate Internazionale del Folklore

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CASTROVILLARI - In un periodo storico in cui i fatti di cronaca spesso alimentano diffidenze e paure verso il diverso, l’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, ha offerto un potente messaggio di pace, integrazione e unità tra i popoli. Una celebrazione sentita e partecipata,  officiata da S.E. Mons. Francesco Savino, Vescovo della diocesi di Cassano Jonio e da rettore, Carmine De Bartolo, nella suggestiva Basilica Minore Santa Maria del Castello di Castrovillari, che ha raccolto intorno all’altare i rappresentanti dei gruppi internazionali, le autorità religiose e civili e tanti fedeli. Un’occasione di riflessione e spiritualità, durante la quale si è pregato per la pace tra i popoli e per un mondo più giusto e solidale.

«In un tempo segnato da guerre sanguinose, da frontiere che si irrigidiscono, da muri innalzati e da cuori chiusi, questa celebrazione del folklore diventa un gesto oserei dire, profetico, la risposta mite ma potente che uomini e donne del mondo possono dare all’odio: rispondere con la danza. È la risposta dei cuori che non si rassegnano alla logica della violenza, ma continuano a credere che si può camminare insieme pur parlando lingue diverse, pur portando sulle spalle storie dolorose e sogni infranti. E un desiderio di comunione, il bisogno di riconoscerci nel volto dell’altro, la sete di pace che arde in ogni popolo, da sempre». S.E. Mons. Francesco Savino.

Tra i momenti più simbolici e intensi della cerimonia, l'accensione delle candele: ogni rappresentante dei gruppi folkloristici ha acceso la propria fiaccola dal Cero Pasquale, a simboleggiare la luce che unisce i popoli. Altrettanto emozionante il gesto dell’acqua - simbolo universale di vita - con ogni delegazione che ha versato l’acqua proveniente dal proprio paese in un’unica ampolla, creando un segno tangibile di unione e fratellanza.

Suggestivo anche il momento in cui ogni componente dei gruppi partecipanti ha letto, nella propria lingua madre, un messaggio di pace, accompagnato dalle melodie tipiche della propria terra. Un’occasione per conoscere e comprendere, attraverso parole, suoni e accenti, la storia, le consuetudini, lo spirito e il temperamento di ogni popolo. Canti, danze e colori hanno accompagnato questi riti, trasformando la celebrazione in un autentico inno alla vita e alla speranza.

«Un messaggio forte di unità in un tempo in cui la pace è più che mai un valore da difendere e coltivare”. Un vero mosaico di culture, tradizioni, colori e storie, che insieme hanno formato un unico popolo: quello umano», ha sottolineato il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito.

Altro momento toccante si è svolto durante l’offertorio, quando ogni componente dei gruppi ha donato al Vescovo e a Don Carmine De Bartolo un oggetto rappresentativo della propria terra: un gesto semplice ma carico di significato, che ha rafforzato l’idea di un’umanità unita nella diversità.

«Il nostro Festival è, prima di tutto, un messaggio di pace e fratellanza tra le genti, un invito al dialogo attraverso l’arte popolare e la bellezza delle tradizioni. Ogni edizione è una storia nuova da raccontare, fatta di volti, voci, danze e linguaggi che parlano all’anima, ma anche una conferma dell’importanza di custodire e valorizzare il patrimonio immateriale dei popoli». Antonio Notaro direttore artistico EIF.

L’Estate Internazionale del Folklore si conferma così come un vero mosaico di culture, tradizioni e storie, in cui ogni tassello contribuisce a formare un’unica, grande identità collettiva: quella del popolo umano.

L’evento, giunto alle sue battute finali, è stato promosso dall’Associazione Culturale E.I.F. con la direzione artistica di Antonio Notaro, grazie al sostegno del Comune di Castrovillari, del Parco Nazionale del Pollino e sotto l’egida del CIOFF, nell’ambito del progetto “Castrovillari Città Festival”.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.