San Giorgio, al maestro orafo Gerardo Sacco saranno consegnate le chiavi della Città
«Per il suo essere ambasciatore convinto, creativo e appassionato della cultura arbëreshe nel mondo che contribuisce a promuovere e ad affidare al futuro attraverso i suoi gioielli ed il suo estro»

SAN GIORGIO ALBANESE – «Per il suo essere ambasciatore convinto, creativo e appassionato della cultura arbëreshe nel mondo che contribuisce a promuovere e ad affidare al futuro attraverso i suoi gioielli ed il suo estro. È, questo, in sintesi il motivo alla base del riconoscimento che Mbuzati vuole tributare al maestro orafo crotonese Gerardo Sacco consegnandogli simbolicamente le chiavi della Città».
È quanto fa sapere il Sindaco Gianni Gabriele informando che l’evento promosso in collaborazione con il Lions Club Arbëria si terrà domenica 27 luglio a partire dalle ore 20.30 nell’Anfiteatro Comunale Cataldo di Mbuzati.
Momento centrale dell’evento "Percorsi di cultura, arte e tradizione" sarà la presentazione del libro "Sono essuno! Il mio viaggio tra arte e vita", scritto con Francesco Kostner, giornalista e responsabile Relazioni esterne e Comunicazione dell’Università della Calabria. Un racconto intimo, vero, rivelatore che grazie alla prefazione di Vittorio Sgarbi e all’introduzione di Mario Bozzo, ripercorre ricordi e riflessioni dell’orafo delle dive, accompagnati da rare fotografie in bianco e nero e a colori.
Coordinati da Roberto Cannizzaro di Roka Produzioni, dopo i saluti del Primo Cittadino e della Presidente del sodalizio Franca Canadè seguirà la presentazione del libro a cura di Rossella Minisci, la sfilata di abiti arbëreshë impreziositi dalle creazioni orafe di Gerardo Sacco e, quindi, lo show cooking accompagnato da intermezzi musicali con Emiliana Oriolo e Cosimo e Damiano Scaravaglione.
Sarà poi la volta dello show cooking del "Piatto della rinascita", ideato dallo stesso Sacco durante il lockdown pandemico per sostenere e promuovere il comparto della ristorazione calabrese. Una ricetta simbolica, che unisce pasta fileja, ricotta fresca, tuorli d’uovo, conserva di peperoni, cipolla fresca lunga o di Tropea, sardella o ‘nduja e pane tostato macinato grossolanamente. Un piatto che racconta la Calabria della resilienza e della bellezza, nato per essere condiviso. L’evento si inserisce nell’ambito della rassegna Colori e profumi della tradizione enogastronomica della Sibaritide.