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I bambini della 5^B di Porta di Ferro intervistano Giuseppe Trebisacce, autore di "Cicciarelle"

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Il tema dell’undicesima edizione di Libriamoci, indirizzato alla storia di una donna calabrese, la protagonista del libro Cicciarelle. Come un romanzo, di Giuseppe Trebisacce, già docente di Storia della pedagogia all’UniCal, ha impegnato per un intero anno scolastico i bambini e le bambine della classe 5^B della Scuola Primaria Porta di Ferro dell’Istituto Comprensivo Alessandro Amarelli di Rossano, coordinati dalla docente Tesoretta Salatino, per concludersi lo scorso 30 aprile con l’incontro con l’autore. 

Con Cicciarèlle (Beatrice alla nascita), prima bambina e poi giovane adulta, vissuta in un paesino della Calabria agli inizi del Novecento, la classe dell’Istituto, diretto dalla Dirigente Tiziana Cerbino, costantemente impegnato attraverso differenti Azioni e Interventi nella promozione della lettura, ha approcciato temi e contesti significativi, come il riconoscimento del diritto al voto alla donna e il diritto all’istruzione, l’emigrazione oltreoceano e la vita contadina nei piccoli centri rurali della nostra regione; per porsi domande sugli anni del Fascismo, fino al Referendum del 2 Giugno 1946; per spiegarsi il presente e guardare al futuro con gli stessi occhi della protagonista, silenziosa e inconsapevole eroina di un tempo che non c’è più. La pista di lavoro, denominata dalla docente “Erre come Resilienza”, ha contato su attività di animazione della lettura per raccontare episodi, eventi (anche nazionali), vite umane come quella di Cicciarèlle e della sua famiglia d’origine, illustrate dalla classe su tavole per il kamishibai, in un album completo di didascalie, con un lapbook, tutto per gruppi di compito denominati con parole ricavate dalla storia stessa, Ulivi, Acqua di mare, Repubblica. 

L’approccio al genere romanzo è stato favorito dalla scorrevolezza dei capitoli, finestre aperte su uno spaccato di storia della nostra regione, distante dai piccoli lettori ma intenso di profondi valori e di importanti ideali, che forse dovrebbero riguadagnare spazio e tempo. La lettura si è così definita come momento di creazione e sperimentazione di differenti forme comunicative, grazie anche alle risorse web, e quindi agli archivi di foto storiche, per rappresentare, per esempio, l’analfabetismo e l’istruzione spesso negata alle donne, le tradizioni religiose e folcloristiche dei primi anni del Novecento, le caricature sui giornali dell’epoca dei nostri antenati emigrati in America, le Guerre Mondiali e la vita dei soldati al fronte, la Marcia su Roma, le disposizioni del governo fascista come “Oro alla Patria”, la percezione della monarchia nelle diverse aree geografiche del Paese, le prime donne sindaco, tre delle quali calabresi, e la festa per la neonata Repubblica Italiana, annunciata con le campane a festa e con il tricolore sventolante dai treni. 

La classe ha intervistato l’autore sul suo percorso di studi, sui personali stati d’animo durante la stesura del romanzo, sugli oggetti e sugli ambienti che vi sono raccontati, sulle scelte dei protagonisti e sull’idea del destino, per ricevere risposte di straordinario spessore culturale con un lessico semplice, condito di ironia e aneddoti, con la sapiente capacità di catturare l’attenzione e l’ascolto dei piccoli lettori, curiosi e mai distratti. 

L’incontro ha così restituito preziosi momenti di riflessione anche alle docenti della classe, che dall’autore hanno potuto apprendere la sua naturale dimensione di studioso, generoso di narrazioni edificanti. Il professore Trebisacce ha raccontato alla classe il modo in cui gli antichi Romani usavano contrassegnare sul calendario le “giornate nere” e i giorni fortunati: una pietra nera, per i primi, una pietra bianca per i secondi, costume che ha dato origine al modo di dire albo signanda lapillo dies, giorno da segnare con una pietra bianca, e ha poi aggiunto salutando tutti: «Oggi è un giorno che io ricorderò con una pietra bianca». Una pietra bianca, sicuramente, anche per la classe e per le sue docenti. Una pietra bianca per il 2 Giugno di ogni anno, per tutti gli Italiani.
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.