«Restammo chiusi in casa mentre l’acqua saliva. A darci una mano furono amici e volontari»
È il ricordo ancora vivo della famiglia Farfalla a dieci anni dall'alluvione che travolse Co-Ro. Oggi ricordiamo il dolore di quei giorni con la speranza che situazioni simili non ripetano più

CORIGLIANO-ROSSANO - Tra l’11 e il 12 agosto di dieci anni fa, una violenta ondata di maltempo colpì la costa jonica cosentina, travolgendo Rossano e Corigliano Calabro con piogge torrenziali e l’esondazione di più corsi d’acqua. Strade allagate, auto trascinate via, case e attività sommerse dal fango: furono ore difficili, documentate anche dalle nostre telecamere, che entrarono tra i quartieri colpiti per raccogliere testimonianze dirette.
Oggi, nel decimo anniversario, abbiamo nuovamente incontrato un componente della famiglia Farfalla di Rossano, che all’epoca ci raccontò in diretta quanto stava accadendo.
Il ricordo è ancora vivo: «Il nostro quartiere si allagò completamente. Io e la mia famiglia restammo chiusi in casa mentre l’acqua saliva. L’argine dell’Acqua del Fico fu riparato solo anni dopo, ma oggi la manutenzione è assente: nel letto sono cresciuti arbusti e alberi che ostacolano il deflusso. Per i danni agricoli ricevemmo somme irrisorie e ci arrangiammo da soli. Per le abitazioni il risarcimento arrivò, ma nell’immediato l’amministrazione comunale fu assente: ricordo un tecnico che si rifiutò di scendere dall’auto per non sporcarsi le scarpe.
A darci una mano furono i volontari, amici, e persino l’amministrazione di San Lorenzo del Vallo, che venne a spalare fango insieme a due giovani – Flavio Stasi e il compianto Giovanni Panettieri – armati di stivali, pale e tanta buona volontà».
Ringraziamo la famiglia Farfalla per la disponibilità dimostrata oggi, così come allora. Dieci anni fa ci colpì la compostezza con cui, nel pieno di un momento di profondo disagio e con l’abitazione ricoperta di fango, seppero raccontare e condividere la loro esperienza.
Ancora oggi ricordiamo il dolore di quei giorni e, con esso, la speranza che situazioni simili non debbano mai più ripetersi.