I sindaci di centrosinistra hanno deciso. Per loro il candidato deve essere Stasi
In una lettera aperta, una corposa delegazione dei Primi cittadini delle 5 province «invoca» una candidatura unitaria del centrosinistra. Per loro, Flavio Stasi è il volto capace di unire, entusiasmare e riportare i calabresi alle urne

COSENZA - Se i sindaci – che sono il primo front-office del grande e complesso apparato democratico dello Stato – contano ancora qualcosa, allora, almeno per quanto riguarda quelli di centrosinistra (e in Calabria non sono pochi!), hanno fatto una loro scelta per la candidatura alla presidenza della Calabria. E questa scelta si chiama Flavio Stasi.
A dirlo non è un sussurro di corridoio, ma un appello pubblico e firmato, sostenuto da amministratori di tutte le province e che oggi chiedono di abbandonare tatticismi e veti incrociati per imboccare una strada chiara.
L’obiettivo è netto: unire il centrosinistra e le forze civiche attorno a un candidato in grado di parlare a tutti i calabresi, dai borghi dell’entroterra ai quartieri delle città costiere. E per loro, quel candidato è Stasi: giovane, con alle spalle due vittorie consecutive contro il centrodestra, e una capacità già dimostrata di governare una realtà complessa come Corigliano-Rossano, frutto di una fusione comunale da oltre 80 mila abitanti.
Il documento non risparmia attacchi all’attuale presidente dimissionario Roberto Occhiuto, accusato di aver «piegato la Regione a interessi particolari» e di voler portare i calabresi al voto già nella prima settimana di ottobre, riducendo al minimo il tempo per organizzare liste e campagna elettorale. Un’accelerazione che, secondo i firmatari, ha il sapore della mossa calcolata per cogliere impreparata l’opposizione.
Ma l’appello non è solo un atto d’accusa: è soprattutto un atto di fiducia. Fiducia in un volto capace di mobilitare entusiasmo, di riportare alle urne migliaia di cittadini oggi rassegnati all’astensionismo, di parlare con la stessa intensità a Reggio, Cosenza, Vibo, Catanzaro e Crotone. Perché Stasi, ricordano i sindaci, ha già dimostrato di poter resistere a una campagna contro di lui orchestrata dall’intero apparato del centrodestra, inclusa la partecipazione diretta di Occhiuto. E non solo ha resistito: ha vinto.
Ora, sostengono, serve lo stesso coraggio da parte del centrosinistra: «Il tempo dei tatticismi - scrivono - è finito. Non possiamo permetterci di perdere giorni preziosi. La Calabria merita un buon governo, e lo merita adesso».
Un richiamo forte, quasi un ultimatum politico, che mette i partiti di fronte alla responsabilità di scegliere. Perché in Calabria, oggi, la partita non è solo elettorale: è una questione di visione, di credibilità e di futuro. E per i sindaci firmatari, questo futuro ha già un nome.
Di seguito il testo della lettera:
Queste settimane resteranno nella storia della Calabria.
E non per un passo in avanti che tutti auspichiamo, ma per l’ennesimo atto di irresponsabilità di Roberto Occhiuto e di chi lo sostiene.
Non si tratta di un episodio isolato, ma dell’ennesima conferma di anni di gestione scriteriata della Calabria: una Regione mai al servizio dei calabresi, ma costantemente piegata ad interessi particolari del suo presidente–commissario dimissionario e dei suoi amici.
Oggi tutto questo appare sempre più evidente anche agli occhi dei cittadini, sebbene essi provengano da anni di una narrazione ossessiva imposta da Occhiuto: una Calabria irreale, distante dai problemi quotidiani.
Di fronte a questo quadro, noi abbiamo una responsabilità enorme: in poche settimane dobbiamo offrire un’alternativa concreta, credibile e forte, a partire dalla scelta del candidato presidente.
Negli ultimi giorni sono circolati molti nomi autorevoli, espressione della legittima rappresentanza dei partiti del centrosinistra.
Ma mentre noi siamo ancora in attesa di definire una guida unitaria, Occhiuto tenta un’ulteriore forzatura, portando i calabresi al voto già nella prima settimana di Ottobre. Ciò significa che in pochissimi giorni dovremo presentare le liste e avremo solo poche settimane per condurre la campagna elettorale e raccontare la nostra visione di Calabria ai calabresi.
Il tempo non è più un alleato: ogni esitazione rischia di costarci caro.
Non abbiamo tempo per fare casting o giocare al massacro con veti incrociati.
Bisogna fare presto, bisogna farlo bene.
È necessario unire tutte le forze che vogliano impegnarsi per una Calabria diversa, vivibile e vissuta.
Ed è necessario affidare subito la guida di questa rivoluzione ad una personalità forte, riconosciuta e riconoscibile.
In questo scenario, centinaia di amministratori condividono un’idea chiara: chiediamo a Flavio Stasi, giovane sindaco che ha già dimostrato di saper governare una complessa fusione comunale da 80 mila abitanti e, soprattutto, di aver sconfitto il centrodestra per due volte consecutive, di guidarci verso la rinascita della nostra amata terra.
Solo un anno fa, Occhiuto – nel pieno del proprio potere – ha schierato contro Flavio Stasi l’intero apparato politico-amministrativo del centrodestra, impegnandosi personalmente nella campagna elettorale. Il risultato? Una sconfitta netta, una sonora bocciatura.
La candidatura di Flavio avrebbe la forza di generare entusiasmo in tutto il centrosinistra, unire le forze civiche, parlare ai territori e accendere speranze da Reggio Calabria a Cosenza. Potrebbe riportare alle urne migliaia di cittadini oggi rassegnati all’astensionismo e consentirci di recuperare quei punti decisivi per battere il centrodestra delle lobby. Non solo per questa tornata elettorale, ma anche in vista delle sfide politiche che seguiranno.
Il tempo dei tatticismi è finito. Serve una scelta chiara e coraggiosa per partire subito con la campagna elettorale e restituire alla Calabria il buon governo che merita.
Sindaci ed Amministratori delle province di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone