Destinazione turistica? «Servono numeri, contenuti e identità»
Dmc e Dmo, la prossima tappa di confronto domani 8 maggio al Castello di Roseto

ALTOMONTE – Impossibile parlare di turismi e di destinazione turistica senza misurare e valutare numeri e stime, risultati e tendenze, in primis per ciò che concerne pernottamenti e presenze sui territori. Così come nessun progetto di destinazione, d’iniziativa privata o pubblica, (DMC o DMO) può ambire ad essere competitivo senza contenuti identitari e distintivi. Ecco perché, per giocare da protagonisti sui mercati del settore serve saper diversificare offerta e target di visitatori potenziali ai quali saper rivolgersi, capacità di narrazione esperienziale del complessivo prodotto territoriale, volontà di rileggere e valorizzare ritardi e gap in opportunità inedite ed esclusive.
Sono, questi, i passaggi chiave emersi e sottolineati nel corso della terza tappa itinerante di presentazione di SIBARITIDE TURISMO, il progetto di Destination Management Company (DMC), ideato e promosso dal consulente di turismo culturale Michele Abastante ed ospitato nei giorni scorsi dallo storico Hotel-Ristorante Barbieri di Altomonte.
A condurre e provocare il nuovo parterre di ospiti chiamati ad offrire stimoli e contributi sia sull’iniziativa imprenditoriale di DMC, sia più in generale sul dibattito territoriale in corso sul progetto istituzionale di Destination Management Organization (DMO) è stato il comunicatore strategico Lenin Montesanto, ideatore del progetto regionale dei MID® per Calabria Straordinaria. – Anche e soprattutto attraverso il metodo ed i nuovi orizzonti imposti dall’approccio che finalmente sta emergendo rispetto all’idea stessa di destinazione turistica, il Sud e la Calabria – ha scandito Montesanto – possono e devono avere la consapevolezza ed il coraggio di sostituire ai fantasmi dell’intelligenza artificiale, il valore economico competitivo dell’intelligenza identitaria e distintiva.
«Valorizzare la pluri-secolare e preziosa connessione tra le terre dell’antica Sybaris ed il Pollino, con spirito di apertura e capacità di ascolto di tutti gli attori socio-economici e culturali locali, rappresenta – ha detto Donato Sabatella, tra i protagonisti del virtuoso modello della Catasta Pollino e Sibari – una delle strade da preferire, sia nel pubblico che nel privato; avendo sempre cura di sapere leggere però i numeri reali – ha scandito – che ci restituisce l’offerta ricettiva attuale, sostanzialmente avvitata (così come conferma il dato pernottamenti/presenze sulle due principali città di Corigliano-Rossano e di Cassano) sulla proposta di luglio-agosto nei grandi villaggi turistici e che – ha aggiunto – non determina purtroppo incrementi misurabili del Pil locale. Per questo bisogna diversificare e destagionalizzare, guardando con visione e strategia alle dinamiche globali del turismo esperienziale, in particolare quello ambientale ed eco-sostenibile, così come ci stiamo sforzando di fare col giovane progetto Catasta, puntando sulle produzioni autentiche; ad esempio sul grande scrigno degli amari (con oltre 100 produttori tra Calabria e Basilicata); preferendo il Moscato al Governo di Saracena (che è un MID®) allo Spritz e investendo sulla scoperta dei territori con la grande opportunità della ciclovia dei parchi. Del resto – ha continuato – anche destinazioni in passato iconiche del turismo balneare come Rimini hanno puntato con convinzione sulla diversificazione, investendo ingenti risorse nella rete dei bike-hotel oggi ricercatissimi, nuova frontiera del turismo esperienziale di quell’area che ha saputo, quindi, riconvertirsi ai turismi – ha chiosato Sabatella con un passaggio sugli autogrill nella nostra regione che, da stazioni ambasciatrici di una Calabria inedita quali potrebbero e dovrebbero essere, purtroppo oggi raccontano e vendono tutt’altro».
Alla presenza, tra gli altri, tra gli altri dei sindaci di Malvito, Francesca Rosa D'Ambra, di Roggiano Gravina, Salvatore De Maio e di San Donato di Ninea, Vincenzo Russo, il terzo momento di approfondimento di quello che viene presentato come un itinerario pensante nella Sibaritide che cambia, ha fatto registrare anche i contributi di Michele Pacienza dell’Azienda Agricola Apicoltura e di Domenico Bloise, Direttore del Museo Civico che hanno sottolineato il valore aggiunto della scelta di puntare sul nome Sybaris, tra i MID® della Calabria Straordinaria; di Antonio Piraino dell’Agenzia Tony Viaggi & Turismo che, sottolineando il valore aggiunto di una DMC anche e soprattutto per i crocieristi internazionali ha rilanciato l’esigenza di investire su formazione e conoscenza delle lingue straniere e soprattutto sulla garantire maggiore flessibilità degli orari di apertura dei servizi al turista, che non possono essere, come purtropo accade ancora oggi, analoghi a quella della pubblica amministrazione, con disagi al visitatore.
Quella dell’agrichef e padrone di casa Enzo Barbieri è stata, ancora una volta, una vera e propria lezione magistrale sul valore formidabile della narrazione turistico-esperienziale; un metodo ed un percorso di squadra che continua a contraddistinguere l’esperienza imprenditoriale e familiare di Altomonte da ormai oltre 50 anni.
«E proprio in virtù di questa esigenza di saper raccontare i territori per attrarre, emozionare e far ritornare l’ospite che – ha concluso Barbieri, tra i precursori oltre 30 anni fa del turismo scolastico in Calabria – andrebbe anche ripensata l’attuale segnaletica stradale turistico-culturale, valorizzando ad esempio, territorio per territorio, i Marcatori Identitari Distintivi (MID®) di una Calabria ancora inedita ed inesplorata».
E quanto sia importante la narrazione anche nel city marketing lo ha ribadito il Sindaco Giampietro Coppola ricordando come ad esempio Altomonte sia riconosciuta come Città del Pane, pur non distinguendosi per una massiccia produzione locale di pane, ma proprio grazie alla capacità comunicativa di un evento storicizzato che ogni anno attrae nella Città d’Arte visitatori diversi da ogni angolo del Sud.
«Dai Gal al Parco del Pollino, passando dall’Associazione Borghi più belli d’Italia di cui Altomonte è membro protagonista, la capacità di stare e valorizzare le reti istituzionali e sociali resta – ha detto – un valore aggiunto per il successo delle destinazioni. Bisogna però lavorare – ha aggiunto – sui ritardi e sui gap delle nostre terre, rileggendoli come straordinarie opportunità per chi viene da altri territori; bisogna riempire di contenuti e narrazione contenitori altrimenti vuoti e dannosi e saper fare marketing territoriale 365 giorni l’anno. Perché il turismo balneare – ha scandito – cammina da solo. Ecco perchè serve investire su altre declinazioni, sul turismo ambientale ed esperenziale, puntando sui centri storici, sui borghi e sulle aree interne; traiettorie di sviluppo, queste ultime, sulle quali però – ha concluso Coppola, per il quale la vera emergenza calabrese resta quella di formazione e culturale – l’istituzione regionale ancora non sembra voler fare scelte forti ed inequivocabili».
L’itinerario pensante nella Sibaritide che cambia, di ascolto di tutti gli attori e animatori sociali, economici e culturali del territorio, proseguirà con un nuovo appuntamento in programma per le ore 18.30 di giovedì 8 maggio, al Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico con gli interventi del responsabile del Parco Marino della Secca di Amendolara Antonello Ciminelli, del consigliere regionale Giuseppe Graziano, del Direttore del GAL Sibaritide Franco Durso, di Concetta Cardamone della Pro Loco di Trebisacce, dell’imprenditrice Rossella STAMATI dell’omonima Viticoltori di Plataci; di Antonio Cirigliano de La bottega della carne di Amendolara; del Presidente della Pro Loco di Amendolara Girolamo Mitidieri, di Giuseppe Petrone dell’Agriturismo Casale 700 di Amendolara e dei sindaci di Roseto Capo Spulico e Plataci Giovanni Pugliese e Pietro Giuseppe Stamati.