Concluso con successo il convegno su "La cipolla bianca di Castrovillari, dalla terra alla tavola"
Il seminario è statp promosso dall'IIS Ipseoa Ipsia Da Vinci in collaborazione con ARSAC e con “lo Studio di Francesco”, sotto il patrocinio del Comune di Castrovillari

CASTROVILLARI - Davanti ad un corposo pubblico, composto da studenti e addetti al settore, si è svolto il seminario “La cipolla bianca di Castrovillari, dalla terra alla tavola”, promosso dall'IIS Ipseoa Ipsia Da Vinci in collaborazione con ARSAC e con “lo Studio di Francesco”, sotto il patrocinio del Comune di Castrovillari.
Il professor Luigi Blotta, nella sua introduzione, ha parlato dell’importanza di valorizzare la cipolla bianca e il suo substrato culturale e storico, con un occhio alla tutela ambientale.
Introdotto dalla lettura di un brano tratto dall’enciclica “Laudate sii” di Papa Francesco da parte della studentessa Alessandra La Pegna, i relatori hanno subito improntato i loro interventi su questo prodotto locale che coniuga i temi della tradizione, del territorio e della qualità.
La Dirigente scolastica, Immacolata Cosentino, ha dato il benvenuto ai relatori, evidenziando la volontà di considerare lo sviluppo di questo evento in future tappe che vorranno esplorare l’argomento da tanti punti di vista, non ultimo quello del ruolo del turismo enogastronomico come leva dell’economia locale, all’interno del quale la promozione dei prodotti tipici come la cipolla bianca diventa una vera e propria strategia di marketing.
Ha, inoltre, sottolineato, che l’Ipseoa Wojtyla si impegna costantemente per avvicinare i propri studenti a questi temi, motivandoli attraverso la partecipazione a progetti come quello che li ha visti quest’anno vincitori del primo premio nella Case Conferenze del Superscienzeme dell’Unical, grazie al trattamento di una membrana intelligente in grado di verificare la presenza dei pesticidi negli alimenti.
La parola è passata, quindi, al vicesindaco Nicola Di Gerio, il quale ha dapprima ringraziato l'istituto per aver inteso riunire produttori, ristoratori e consumatori, evidenziando che dal 2021 è iniziato un percorso di valorizzazione della cipolla bianca, raggiungendo, in quattro anni, risultati importanti, come l’attribuzione la denominazione DE.CO. Ha poi ricordato che la cipolla bianca si coltiva oggi in dieci/dodici ettari di territorio grazie alla nascita, nel 2024, di un’associazione di venti produttori che riescono così a garantire una produzione che copre quasi tutto l’anno.
L’intervento del dottor Luigi Gallo, divulgatore dell'ARSAC, il quale ha all’attivo la collaborazione con varie istituzioni e numerose pubblicazioni sulla cipolla e altri prodotti del territorio, ha messo in evidenza l’importanza di tutelare la biodiversità animale. Ha, inoltre, tracciato un excursus sulla storia della cipolla bianca: questo dolcissimo prodotto è stato capace di adattarsi al clima e al territorio generando, fino agli anni 70, risorse economiche in zone come la valle del Coscile o i Jardini e Cammarata. Un tempo, come ha ricordato Gallo, la cipolla bianca di Castrovillari veniva barattata con il formaggio dei pastori di Terranova del Pollino.
Michela Caligiuri, presidente dell’ARSAC, in collegamento video, ha elogiato la bella iniziativa per il territorio di Castrovillari che sensibilizza i giovani verso il mondo dell'agricoltura e del turismo, sottolineando l'interesse mondiale per la Calabria e le sue eccellenze nella biodiversità, nonché il bisogno di valorizzarle attraverso una cooperazione di tutti. La dottoressa Caliguri ha poi ricordato che gli istituti scolastici, in particolare gli istitui professionali, giocano un ruolo prezioso e indispensabile per accompagnare i giovani al lavoro.
È stata, quindi, la volta di Pasquale Stabile, presidente associazione produttori cipolla di Castrovillari, il quale ha ringraziato la scuola e il comune di Castrovillari per averli supportati in tutti i passaggi, sia per la cipolla fresca che secca, attraverso anche tutti i trasformati e ha invitato i presenti a partecipare al festival della cipolla al prossimo luglio.
La prima parte della manifestazione si è conclusa con la lettura della poesia “Ode alla cipolla” di Pablo Neruda, metafora della vita e invito a vedere nelle piccole cose la bellezza del creato, da parte degli studenti Antonio Claie, Vilson Meta, Francesco Iannuzzi, Kleivin Fejzulla, Samuel Di Mare, Vincenzo Zaccaro. Giuseppe Di Mare, Domenico Favale e Carlo Pontevolpe, membri dell’associazione, hanno relazionato sulle varie trasformazioni della cipolla, come la caramellata o il paté.
Nella seconda parte del seminario la scuola ha offerto ai presenti una ricca degustazione di quanto emerso dai “laboratori del gusto”, curati dagli abilissimi docenti Mario De Cristofaro, Silvana Gireffo, Giuseppe Cersosimo e Angelo Canonico, quest’ultimo ideatore del cocktail “DEliziosa CipOlla”.