Addio a Mario Primicerio, anche Cassano Jonio piange il "Sindaco della Pace"
Dalla Calabria un commosso saluto all'ex Primo cittadino di Firenze, erede e custode del pensiero di Giorgio La Pira

CASSANO JONIO – Il mondo politico e culturale italiano si unisce nel cordoglio per la scomparsa di Mario Primicerio, già stimato Sindaco di Firenze e per lunghi anni presidente della Fondazione "Giorgio La Pira". La notizia della sua dipartita ha generato un'onda di commozione che dalla Toscana si è estesa fino alla Calabria, dove il Centro Studi "Giorgio La Pira" di Cassano Jonio ha espresso il suo profondo dolore e la vicinanza alla famiglia.
Primicerio è stato una figura emblematica per la città di Firenze, guidandola con una visione incentrata sull'inclusione, la solidarietà e la cultura della pace in un'epoca di crescenti tensioni globali. La sua eredità è indissolubilmente legata al magistero di Giorgio La Pira, di cui fu allievo, stretto collaboratore e fedele interprete. Un legame profondo che lo vide al fianco del "sindaco santo" nel celebre viaggio in Vietnam per incontrare il presidente Ho Chi Minh, un'iniziativa storica volta a ristabilire la pace e porre fine a un conflitto devastante.
Negli ultimi anni, Mario Primicerio aveva dedicato le sue energie alla presidenza della Fondazione La Pira, proseguendo con instancabile impegno la promozione del dialogo interculturale e della cooperazione tra i popoli, valori fondanti del pensiero lapiriano.
Francesco Garofalo, del Centro Studi "Giorgio La Pira" di Cassano All'Ionio, ha ricordato con affetto e stima l'amico scomparso: "A Mario Primicerio mi legava una profonda amicizia e di stima reciproca. Il Centro Studi 'Giorgio La Pira' di Cassano All'Ionio si stringe alla sua famiglia e a quanti hanno condiviso con lui tanti momenti. Rimane il ricordo del suo stile, la sua pacatezza, il sorriso rassicurante, il pensiero brillante e appassionato e le tante conversazioni nelle quali parlavamo di La Pira e di tanti argomenti dettati dall'attualità".
La scomparsa di Mario Primicerio lascia un vuoto incolmabile, ma il suo impegno per la pace, la giustizia sociale e il dialogo tra le culture continuerà a essere un faro e un'ispirazione per le generazioni future. Firenze e l'Italia intera perdono un uomo di grande spessore umano e intellettuale, un vero "Sindaco della Pace" che ha saputo tradurre in azione i principi più alti della convivenza civile e della solidarietà internazionale.