Randagismo a Co-Ro, cittadino denuncia: «Situazione allarmante»
L'area interessata è il popoloso quartiere Madonna della Catena nell'area urbana di Corigliano. «Chiediamo a quanti hanno ruoli di responsabilità a livello regionale di agire finalmente con i fatti»

CORIGLIANO-ROSSANO - Un'altra denuncia di randagismo, sempre a Corigliano-Rossano. Questa volta è un cittadino che segnala una situazione preoccupante nell'area urbana di Corigliano. «È diventata ormai insostenibile - dice - la vivibilità nel popoloso quartiere Madonna della Catena (ai più noto come "Gallo d'Oro"), nell'area urbana di Corigliano. Condizioni insopportabili che impediscono a tutti noi residenti finanche di poter dormire tranquillamente nelle ore notturne, a causa dell'emergenza randagismo che ha raggiunto proporzioni allarmanti, fonte di legittima preoccupazione e timori per la pubblica incolumità».
«Per tutto ciò - spiega più avanti - noi residenti del rione abbiamo dato vita ad una raccolta firme per chiedere ufficialmente l'intervento delle preposte autorità, ossia della Regione Calabria, affinché l'Azienda Sanitaria Provinciale possa agire di conseguenza per arginare il fenomeno. Ci appelliamo al neo Commissario alla Sanità della Regione Calabria, ma soprattutto al Dirigente del Dipartimento Salute e Welfare della Regione, Tommaso Calabrò, e alla Presidente della Commissione Sanità della Regione, Pasqualina Straface, affinché si adoperino concretamente per far sì che la Regione Calabria metta a disposizione dell'Asp tutto ciò che oggi manca, ossia aumento del numero dei veterinari e delle attrezzature necessarie per procedere alle sterilizzazioni».
«Siamo infatti consapevoli che l'Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano si è attivata già da tempo per tutto ciò che è di sua competenza, ma allo stato attuale il problema resta immutato in quanto l'Asp non ha ancora ricevuto nulla di tutto ciò da parte della Regione.
Siamo stanchi di questa situazione che ci priva della serenità per tutti noi e le nostre famiglie. Chiediamo, pertanto, a quanti hanno ruoli di responsabilità a livello regionale di agire finalmente con i fatti».