Oriolo si riempie di vita per le festività solenni di San Giorgio Martire e San Francesco di Paola
Due figure amatissime, profondamente radicate nella storia del borgo, che continuano a unire tante generazioni nel nome della fede e dell’appartenenza

ORIOLO - Il 23 e 24 aprile, come ogni anno da tempo immemore, la comunità di Oriolo si riunisce per celebrare le festività solenni in onore di San Giorgio Martire, patrono di Oriolo, e San Francesco di Paola, protettore della città. Due figure amatissime, profondamente radicate nella storia del borgo, che continuano a unire generazioni e generazioni nel nome della fede e dell’appartenenza.
In questi giorni speciali, Oriolo si fa casa per tutti, accogliente, viva, piena di ricordi e speranza, si riempie di vita, di volti, di emozioni. Oriolesi che ritornano da ogni parte d’Italia e dall’estero, famiglie intere che si riabbracciano, tradizioni che si tramandano con orgoglio e commozione.
«È la nostra gente, il nostro cuore pulsante, che fa di queste giornate qualcosa di unico e profondo» scrivono dall'Amministrazione comunale.
«Ma quest’anno, questi giorni così carichi di significato si accompagnano anche a un dolore collettivo, quello per la perdita del nostro amatissimo Papa Francesco, volato in cielo proprio alla vigilia delle nostre celebrazioni. Un pontefice che ha saputo parlare al cuore del mondo con semplicità, tenerezza e verità. Il nostro pensiero più affettuoso e riconoscente va a Lui, in un momento di festa che diventa anche memoria e preghiera».
«In questo clima di unione spirituale e comunitaria, l’Amministrazione Comunale di Oriolo dà il benvenuto a tutti coloro che sono rientrati nella loro terra natia e rivolge un augurio speciale a tutti coloro che portano i nomi di Giorgio e Francesco, legati ai nostri santi protettori, esempi di coraggio, umiltà e fede autentica».