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Il Dante d'Albania Giulio Variboba ricordato nel suo terzo centenario a San Giorgio Albanese

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SAN GIORGIO ALBANESE – Si è conclusa con successo nella giornata di martedì 22 aprile, la giornata dedicata alla commemorazione del III Centenario dalla nascita di Don Giulio Varibobba, considerato il precursore della poesia albanese moderna, evento clou del più ampio ed articolato progetto di marketing territoriale denominato Mbuzat Emoziona - Destinazione Arberia. La speciale ricorrenza ha posto l’accento sul ruolo cruciale dello Scrittore e concittadino illustre, come ponte tra la tradizione religiosa iniziale e la successiva rinascita culturale e nazionale albanese.

«Questo tricentenario ha un’importanza strategica – ha detto il Sindaco Gianni Gabriele nel suo intervento – perché Don Giulio è stato un sacerdote che ha segnato profondamente la storia della nostra comunità. Al di là degli studi, questo momento celebrativo è, di fatto, anche un momento di riconciliazione per una figura che in questi 300 anni non ha mai ricevuto il giusto riconoscimento. Varibobba è una personalità di prestigio che rappresenta un punto d’unione tra l'Albania, il Kosovo e l’Arberia»

«Questo è solo l'inizio di un nuovo cammino di valorizzazione – ha aggiunto – di un’eredità storico-artistica-culturale importantissima. Siamo, infatti, di fronte ad un patrimonio di poesie, racconti e canti che ancora oggi risuonano nelle nostre chiese, mantenendo viva la nostra identità arbëreshe. Promosso dall’Amministrazione Comunale, in partnership con Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying e Roka Produzioni Comunicazione Creativa & Eventi, questa prima tappa ha segnato anche l'avvio di una più ampia strategia finalizzata a fare di Mbuzat una destinazione turistica ed esperienziale capace di emozionare, partendo proprio dalle radici letterarie del suo illustre concittadino».

«Non è frequente celebrare le nascite, ma questa occasione particolare nel segno della Pasqua e della rinascita - ha detto emozionata l’Ambasciatore della Repubblica d'Albania, Anila Bitri Lani – assume un significato ancora più profondo. Ancor più perché celebriamo un figura eminente non solo per la cultura arbëreshe, ma per l'intera letteratura albanese e l'albanologia. Il suo lavoro sulla lingua – ha sottolineato – è paragonabile a quello fatto da Dante per l’italiano, testimonia la continuità storica della nostra identità».

L'Ambasciatore Bitri Lani ha quindi sottolineato la capacità di Varibobba nell’aver saputo intrecciare il patrimonio culturale arbëresh con quello storico albanese e italiano, dimostrando già nel diciottesimo secolo la forza generata dall'incontro tra culture, storie e tradizioni. Riferendosi al suo poema Gjella e Shën Mërisë Virgjër, la diplomatica del Paese delle Aquile l’ha definito la prima grande opera lirico-narrativa della letteratura albanese, scritta in una lingua viva – ha precisato – e capace di elevare la spiritualità popolare a un patrimonio universale.

«Questo anniversario – ha poi proseguito – ci invita a custodire ed a promuovere la nostra identità multipla, sostenendo la ricerca e l'insegnamento delle lingue storiche e favorendo il dialogo interetnico come condizione di autentico progresso civile. Auspico che gli esiti dell’iniziativa siano proficui non solo per gli arbëresh e gli italiani, ma anche per gli albanesi della migrazione post-1990, rappresentando un modello di integrazione che valorizza le proprie radici etniche».

Intervenuta in qualità di delegata dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto alle relazioni tra l’assise regionale e le comunità italo-albanesi, la presidente della terza commissione del consiglio regionale, Pasqualina Straface, si è complimentata con il Primo Cittadino per questa importane iniziativa volta valorizzare la figura di un concittadino dell’Arberia considerato il primo vero poeta della tradizione albanese, non solo per l’uso della lingua, ma per il tono lirico e la qualità estetica del suo testo e, attraverso di lui, a rilanciare il valore internazionale del patrimonio arbëreshë, tra i Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Calabria Straordinaria. La Consigliera Regionale si è complimentato con l’Amministrazione Comunale anche per aver voluto inserire questa iniziativa nella cornice di un impegno più ampio per la costruzione della destinazione turistico-esperienziale di San Giorgio Albanese.

«È, questo – ha sottolineato – il metodo istituzionale che come Regione Calabria condividiamo e sosteniamo, nella consapevolezza che è solo attraverso l’esaltazione dei propri scrigni identitari e distintivi e favorendo il confronto e la sinergia istituzionale e sovracomunale che possono essere ingaggiate sfide e obiettivi di crescita e sviluppo più ambiziosi che ci vedranno sempre al vostro fianco».

Diversi i momenti che hanno scandito la due giorni: dall'annullo filatelico del francobollo dedicato a Variboba, seguito dal convegno ospitato nella Pinacoteca Comunale al quale hanno partecipato, oltre al Sindaco, al Vice Sindaco, alla Presidente Straface, all’Ambasciatore Bitri Lani, anche Padre Marius Nicolae Voina, Parroco di San Giorgio Albanese, Nita Shala, Ambasciatore della Repubblica del Kosovo e Daulina Osmani Vice Ministro della Cultura Gioventù e Sport del Kosovo; il panel sulla figura e l'opera del Poeta arbëresh che ha visto gli interventi, coordinati da Rossella Minisci, di Giovanni Argondizza, studioso, Cultore del Varibobba; di Cosmo Laudone,  esperto e profondo conoscitore del Varibobba, di Majlinda Toci, vice direttrice della Biblioteca Nazionale d'Albania, di Vehbi Miftari, capo Missione del Kosovo presso la Santa Sede, di Innocenzo De Gaudio, Docente di Etnomusicologia del Conservatorio Musicale di Cosenza, di Gezim Gurga, Professore Associato presso Università di Palermo, di Battista Sposato, assegnista di Ricerca presso l'Università della Calabria, di Matteo Mandalà, Professore Ordinario presso Università di Palermo e di Francesco Altimari, Professore Ordinario presso l’Università della Calabria. Nel corso dell’evento è stato presentato il progetto "San Giorgio Albanese: Il borgo Interattivo" a cura di Roberto Cannizzaro Creative Manager Roka Produzioni.

Dopo la scopertura della statua dedicata a Don Giulio Variboba, sono seguiti l’atteso ed iconico momento di Riconciliazione e Ricordo, le celebrazioni dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Giorgio Megalomartire con la messa solenne presieduta da S.E. Mons. Donato Oliverio, vescovo di Lungro ed il momento dell'accensione dei tradizionali falò rionali.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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