"Giù le mani dal Porto" guarda al progetto di Vibo Valentia: «27 mln su nautica da diporto e cantieri navali»
«Quello di Vibo Valentia, una volta realizzato, diventerà il più grande porto turistico del Tirreno meridionale dopo Salerno. Perchè qui la mediocrità rende impossibile ciò che altrove invece viene pianificato e valorizzato?»

CORIGLIANO-ROSSANO - Il Comitato "Giù le mani dal Porto" torna a cavalcare la polemica dell'ormai tramontato investimento di Baker Hughes per mostrare le opportunità e gli investimenti intercettati dal porto di Vibo Valentia a cui - secondo il comitato - avrebbe dovuto pensare anche il Porto di Corigliano-Rossano.
«Nel mentre certa politica locale regionale e nazionale, unitamente ai sindacati, a Confindustria, a Unindustria Calabria, a Assindustria Cosenza, con il supporto dei mass media e la decisiva sponsorizzazione dell'AdSP di Gioia Tauro tentavano di svendere il porto di Corigliano ad una multinazionale americana specializzata nella metalmeccanica pesante - dichiarano - al comune di Vibo Valentia venerdì scorso è stato presentato un investimento di ben 27 milioni di euro, riguardante la realizzazione della nautica da diporto connesso alla realizzazione di strutture ricettive e cantieri navali».
«Quello di Vibo Valentia, una volta realizzato, - osservano - diventerà il più grande porto turistico del Tirreno meridionale (dopo Salerno). Con tempi di riqualificazione decisamente brevi: il tutto verrebbe ultimato entro il 2027. Una visione che, se realizzata anche nel porto di Corigliano, porterebbe sviluppo turistico ed occupazionale, con benefiche ricadute in tutta la piana della Sibaritide. Perchè - chiosano - qui invece la mediocrità e la miopia istituzionale dei soliti "illuminati" ostacolano, rendono impossibile ciò che altrove invece viene pianificato e valorizzato?»