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A Cariati studenti protagonisti della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione dell’Inno e della Bandiera

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CARIATI - Un cortometraggio delicato quanto forte nel significato, dal titolo “Uniti dalla Storia guardiamo al futuro” e un’appassionante rielaborazione dialogata di alcuni articoli della Costituzione, che ne ha messo in luce l’attualità e il riferimento per i giovani d’oggi.

Sono gli apporti con cui gli studenti delle classi 3^A, 3^B, 3^C e 3^E della scuola secondaria 1°grado dell’Istituto Comprensivo di Cariati hanno contribuito al successo della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione dell’Inno e della Bandiera, celebrata presso il Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati nell’anniversario della proclamazione dell’Unità d’Italia, avvenuta a Torino il 17 marzo del 1861.  

La manifestazione, inserita nella programmazione museale, è organizzata dalla Direzione del Museo in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano (ISRI) Comitato di Cosenza e lo stesso Istituto Comprensivo.  

Il tutto nasce dall’alleanza stabilita tra Scuola e Museo, impegnati nella funzione educativa, in quanto «entrambi promotori di conoscenze e comportamenti che generano una cittadinanza consapevole» ha affermato la Direttrice del Museo Assunta Scorpiniti, nell’introdurre la Giornata, da celebrare, ha aggiunto, con attenzione e rispetto perché «ci identifica come popolo parlandoci dei valori in cui crediamo e del nostro vivere insieme».

Nel porgere il saluto istituzionale, il Sindaco Cataldo Minò si è rivolto ai ragazzi sottolineando l’importanza dell’identità nazionale e dei simboli che la rappresentano, che a suo avviso devono essere sentiti come componente sempre viva nell’agire di cittadini, auspicando “un nuovo Risorgimento” che unisca l’Italia anche in termini di lavoro, infrastrutture e servizi. La Delegata alla Cultura Alda Montesanto si è invece soffermata sugli ideali che hanno portato all’unità nazionale e sui temi costituzionali della coesione e della pace, che, ha detto, «non sono astratti ma costituiscono un preciso dovere in questo tempo in cui la guerra torna a bussare alle nostre porte». 

A spiegare il progetto didattico dedicato alla ricorrenza civile è stata la professoressa Federica Cosenza: «La sollecitazione colta qui al Museo lo scorso anno, nella Giornata dedicata alle parole della Costituzione, ci ha condotti ad approfondire e ad aprire il programma di storia con la Storia dell’Unità d’Italia; il lavoro di oggi, condiviso con le colleghe Faragò, Pellegrino e Coppola, è frutto di una riflessione annuale, tesa ad abbattere le barriere spazio-temporali perché l’Unità nazionale non è solo del Risorgimento - ha precisato - ma anche del presente e del futuro».
 
A riguardo, il già Dirigente scolastico e socio ISRI Luciano Crescente ha messo in rilievo, come “modello da seguire”, il lavoro che a partire dal Museo Civico si sta facendo a Cariati, di positiva sinergia tra istituzione culturale, scuola e amministrazione civica; una sinergia, ha detto, chiaramente fondata sui principi della Costituzione «che regola il vivere civile e che bisogna coltivare ogni giorno».
 
Il tema è stato ripreso dal Dirigente Scolastico Alessandro Turano, affermando che la scuola, per realizzare il mandato assegnatole dalla Costituzione, non deve essere lasciata sola; i Patti educativi di comunità, introdotti dal Miur nel 2020, ha spiegato, permettono di stringere accordi territoriali per promuovere e rafforzare l’alleanza educativa tra istituzioni scolastiche, culturali, civili. “I tempi sono maturi”, ha dichiarato, perché possiamo sottoscriverli. 

Nel tirare le fila di quello che ha definito “un mosaico colorato”, ovvero la varietà degli interventi, il Direttore ISRI Giuseppe Ferraro ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza delle iniziative che valorizzano i rapporti intergenerazionali: «una nazione, uno stato, esiste quando noi lo narriamo, come è stato fatto oggi, con una narrazione corale». 

«L’unificazione dell’Italia - ha spiegato - è stata un grande successo, con la riduzione dell’analfabetismo, la costruzione di strade, ferrovie, ma tante cose essenziali, come ad esempio una sanità efficiente, non sono state fatte»; l’educazione dei giovani è importante, perché dovranno essere loro a risolvere le contraddizioni, ha detto in chiusura, ringraziando per la creazione, nel Museo Civico, della locale sede ISRI, inaugurata con lo scoprimento di una targa da parte di alcuni studenti intervenuti. 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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