A Castrovillari partito il monitoraggio dei cunicoli del colle della Madonna del Castello
Dopo lo stanziamento di 5,4 milioni di euro, a breve aprirà il cantiere per la messa in sicurezza del versante est del costone interessato dal dissesto idrogeologico
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CASTROVILLARI - Sono partite in queste ore le prime azioni di monitoraggio degli antichi cunicoli del versante est del costone del colle Madonna di Castello, interessato dal dissesto idrogeologico. La Giunta comunale aveva intercettato finanziamenti per un totale di circa 5,4 milioni di euro che prevedono la regimazione delle acque e opere di ingegneria naturalistica.
In questi giorni i rocciatori stanno sondano le diverse cavità del Complesso delle Pentite, per monitorare e mettere in sicurezza il luogo, così da far iniziare i lavori nella maniera più sicura possibile. La parte più critica riguarda il versante est che, secondo la Protezione Civile, è la più pericolosa e che, dunque, bisognerà mettere subito in sicurezza. Sicurezza che dovrà essere garantita anche alle abitazioni sottostanti, che sono situate di fronte alla Basilica di San Giuliano e, ovviamente, allo stesso complesso ecclesiastico.
L’erosione della frana è dovuta ad un’opera umana: un vecchio canale che da diverso tempo sta scavando la corona della frana. La politica per diverso tempo a cercato di fare il gioco dello scaricabarile, addossando la colpa al luogo di culto. Adesso la situazione è diventata fin troppo pericolosa per via dell’elevata erosione raggiunta dal declivio, quindi l’intervento è stato necessario.
I social si sono scagliati contro la comunità ecclesiastica e il luogo di culto, ma la realtà dei fatti è ben diversa: infatti, quasi il 60% dei territori è coinvolto in maniera diretta e qualora la messa in sicurezza non dovesse dare i frutti sperati i danni che potrebbe arrecare un’eventuale frana sarebbero incalcolabili.
La tutela del territorio parte, nel bene e nel male, con la storia del parco archeologico della Madonna del Castello, sulla serie di cunicoli e cavità presenti all’interno del Protoconvento francescano, sotto il Castello Aragonese, Palazzo Gesualdi, ma anche dell’ultimo cunicolo scoperto qualche settimana fa: un’antica galleria che collega l’area del Comune di piazza Municipio alla Caserma dei Carabinieri.