I figli della luna alla scoperta delle attività produttive del territorio
La cooperativa sociale di Corigliano-Rossano continua a promuovere sempre di più la cultura dell’inclusione
CORIGLIANO-ROSSANO– «Promuovere una sempre maggiore cultura dell’inclusione, scardinare tabù e favorire la partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale della comunità era e resta per la Cooperativa sociale un impegno che si rinnova ogni giorno attraverso iniziative che facilitano l’incontro con tuti gli attori sociali: dalle attività produttive alle esperienze culturali del territorio».
È quanto dichiara il presidente della cooperativa sociale I Figli della Luna, Lorenzo Notaristefano che insieme alla vicepresidente Marilena Prezzo, al consigliere Francesca Prezzo ed ai soci Antonella Celestino, Dora Quadro e Margherita Quadro coglie l’occasione per ringraziare il management dell’Olearia Geraci per l’accoglienza dimostrata ai ragazzi del Centro diurno il Sorriso accompagnati in visita all’azienda di contrada Irpietro, nell’area urbana di Corigliano.
Dalla raccolta alla selezione e defogliazione delle olive, dal lavaggio alla frangitura, dalla gramolatura all’estrazione fino allo stoccaggio e all’imbottigliamento. Gli speciali ospiti hanno potuto osservare da vicino, guidati dai fratelli Giuseppe, Antonio, Mariagrazia e Giampiero, tutte le fasi di produzione dell’extravergine d’oliva Geraci, destinatario di numerosi e prestigiosi riconoscimenti. Sono rimasti particolarmente sbalorditi quando hanno scoperto che l’azienda utilizza l’evo anche per realizzare cosmetici di cui hanno ricevuto dono insieme ad una bottiglietta d’extravergine personalizzata per ricordare questo momento di incontro.
Olearia Geraci partendo dal riutilizzo degli scarti ha creato, con una start-up dell’Università della Calabria, creme e scrub con l’utilizzo del nocciolo da dove in parte (per le creme viso e corpo) si estraggono i lignani antagonisti dell’acido ialuronico ed estratti di foglie di ulivo fresco. Per lo scrub viene utilizzato il nocciolo triturato finemente al posto delle microsfere di plastica utilizzate in gran parte della cosmetica. La sansa, il materiale di scarto, viene successivamente denocciolata e la polpa e l’acqua rimanenti vanno al biogas. È un processo che nasce dalla terra e termina nella terra, perchè le foglie raccolte vengono messe nel terreno come ammendante agricolo.