Le scuole dell'arberia alla scoperta del mondo delle api
Il momento più formativo e conoscitivo per tutti i bambini e le bambine è stato toccare con mano e quasi accarezzare dei vecchi favi con tutte le cellette. Queste istruttive esperienze distraggono da altri input non formativi
COSENZA - Si è tenuta ieri, lunedì 20 maggio, una mattinata di informazioni e di studio sull'utilità assoluta delle api rivolta a circa 200 bambini delle scuole materne (dai 3 ai 6 anni) di San Demetrio, Santa Sofia, San Cosmo, Vaccarizzo Albanese e San Giorgio Albanese.
In tutto il mondo si è festeggiata la Giornata Mondiale delle Api, quel piccolissimo e simpatico animaletto senza il quale il nostro mondo si avvierebbe gradualmente verso la catastrofe. Sparirebbero senza la loro impollinazione moltissime piante utilissime a ripulire l'aria da tutti gli agenti inquinanti che ci stanno soffocando, e anche tutte le piante da frutta che non arriverebbe più sulle nostre tavole.
Sono intervenuti Antonio Mondera, referente Lions del comitato service multidistrettuale, sezione Arberia; Giuseppe Garofalo, dirigente dell'Istituto Omnicomprensivo delle scuole materne sopraindicate; Maria Teresa Gallo, referente delle scuole materne dei comuni citati; Francesco Godino, assessore alla Cultura del comune di Vaccarizzo Albanese. Egregiamente coadiuvati dalla preziosa collaborazione di alcuni alunni della 5^ elementare di San Cosmo, come le giovanissime apicultrici Serena Minisci e Diamante Ferrari. «Come una doverosa, utile e complementare sinergia tra diverse e più attigue generazioni».
La giornata è stata intervallata naturalmente da canti, balli e tantissimi e deliziosi dolci della tradizione arbereshe, a forma di api, di favi, di alveari, appena sfornati dall'attiguo forno Antichi Sapori, offerti alle scatenate ma anche affamate scolaresche.
«Ma forse il momento più particolare e inusuale - si legge nella nota stampa - ma sicuramente più formativo e conoscitivo per tutti i bambini e le bambine è stato toccare con mano e quasi accarezzare dei vecchi favi con tutte le cellette ormai vuote, passate loro di mano in mano sempre dalle preziose e disponibili Serena e Diamante, fino ad arrivare alla presentazione di diversi favi pieni di miele dove tutti i bambini e le bambine potevano infilare il loro ditino, in alcuni forse con un po' di titubanza, ed estrarlo poi grondante di miele e infilarselo immediatamente e golosamente in bocca, con una gioia indescrivibile».
E anche in una dimensione rurale, contadina, come possono essere le nostre realtà che possono accadere queste stupefacenti scoperte, queste istruttive esperienze per le giovanissime generazioni spesso distratte da altri input non altrettanto formativi.
Una giornata, quindi, veramente memorabile, grazie in special modo a queste "eroine" di maestre, a questi dirigenti di Enti ed Istituti preposti all'insegnamento e alla difesa dell'ambiente, della biodiversità e della nostra agricoltura, spesso lasciati soli a combattere una battaglia impari.
«La scuola quindi...e l'agricoltura. Perché dalla terra nasce il futuro. E la Calabria, certamente, vanta un patrimonio di biodiversità forse unico al mondo. E con queste iniziative possiamo dire - si legge in conclusione - di essere sulla strada giusta».