A Co-Ro parte il Laboratorio Urbano dell'Università di Trento per ridisegnare la città
Un progetto che mira a creare una visione urbanistica nuova, moderna, al passo con i tempi e con le esigenze della contemporaneità. L'incontro per raccogliere stimoli e suggerimenti da parte di cittadini e forze sociali si terrà domani alle ore 16:30
CORIGLIANO-ROSSANO - Dal 5 all’8 maggio la città di Corigliano-Rossano sarà protagonista di un importante progetto lanciato nelle scorse settimane (leggi qui), il cui focus sarà lo spazio pubblico e la rigenerazione urbana, con nuovi modelli di accoglienza intelligente per le popolazioni migranti, e sguardi nuovi intorno a design e grafica etico-ecologica. Al progetto lavorerà un gruppo di allievi e docenti dell’Università di Trento e del Master MaDER, che elaborerà nuove proposte, nuove idee, strategie di valorizzazione dei beni archeologici e della tradizione aziendale.
Il 7 maggio, dalle ore 16.30 in poi le prime proposte e analisi su Corigliano Rossano saranno presentate al pubblico della città nell’ambito di un Laboratorio Urbano che si terrà nelle sale del complesso del San Bernardino a Rossano centro. Durante questo incontro, che sarà dedicato soprattutto a raccogliere stimoli e suggerimenti da parte di cittadini e forze sociali, si farà leva sulla proposta di una città parco e di una sua significativa e nuova centralità urbana da definire attraverso una nuova visione ecologica e ambientale e non più attraverso l’espansione edilizia.
«Nell’annualità accademica 2024/2025, la collaborazione tra gli studenti dell’Università di Trento e del Master MaDER, - spiegano - ha dato vita a stimolanti esperienze, concentrandosi nella Sibaritide intorno a temi di territorio e una nuova visione urbanistica, architettonica per la città di Corigliano e Rossano, inoltre al design di prodotti ispirati alla tradizione Magnogreca. Le proposte didattiche innovative degli studenti del Corso di Urbanistica e Paesaggio di Trento, tenuto dal Prof. Arch. Giuseppe Scaglione, sono rivolte al territorio urbano del più importante centro dell’area jonica, e riguarderanno lo spazio pubblico e la rigenerazione urbana, una nuova sensibilità ecologica da opporre ad altre ondate di espansione edilizia che sottraggono bellezza e paesaggi agricoli. L’obiettivo dell’esperienza didattica è quello di puntare a definire una nuova idea di centralità e identità tra due centri di rango da pochi anni fuse in un’unica realtà amministrativa».
«A questa esperienza si è aggiunto un lavoro più minuto, svolto in collaborazione con enti e istituzioni museali, e curato da Riagita e Officina Calabria Design, dedicato alla realizzazione di oggetti di design ecologico in collaborazione con aziende calabresi, del tessile, della ceramica, del legno, per alcuni musei calabresi, in particolare il Museo Archeologico di Sibari».
Nei giorni precedenti, dal 3 al 5, allievi del Master MaDER (Master architettura e design ecologico e rigenerativo), insieme a una nutrita rappresentanza di Designer, Artisti, Grafici di talento, provenienti da più realtà italiane, nello spazio laboratorio del Museo Archeologico della Sibaritide, hanno lavorato a definire nuove idee di prodotti, oggetti e identità visiva ispirandosi alle straordinarie collezioni del museo.
«Il desiderio del curatore, il professore Scaglione, è risvegliare l’attenzione di amministratori, cittadini, imprese, sui molti temi che senza dubbio, tra problematiche urbanistiche, ambientali, climatiche, ecologiche, nonché culturali, al Sud e in Calabria soprattutto, assumono priorità per poter diminuire il significativo divario che relega la nostra regione in coda a molte classifiche. Una campagna fotografica, a cura di Luca Chistè, fotografo di fama nazionale, associata al lavoro degli studenti, restituirà lo stato dei luoghi per essere poi, insieme alle proposte, oggetto di mostre e quaderni didattici».