Padre di due figli con autismo grave si vede negare il sussidio dal Comune: senza Garante i diritti restano appesi
«Un cittadino di Corigliano-Rossano, costretto a lasciare il lavoro per assistere i figli». La denuncia della consigliera Daniela Romano riaccende il dibattito sull’urgenza di istituire anche in città il Garante comunale per la Disabilità
CORIGLIANO-ROSSANO - Nell’ottobre del 2024 avevamo aperto il dibattito cittadino sulla necessità di istituire la figura del Garante dei diritti delle persone con disabilità, grazie alla testimonianza di un genitore che si fece portavoce delle istanze di numerose famiglie (leggi qui). Ed oggi, alla luce, di quanto stiamo per raccontarvi e della denuncia che arriva dalla consigliera comunale Daniela Romano, l’esigenza che questa città si doti di una figura di garanzia così importante sembra non essere più prorogabile.
Prima però, alcuni passi indietro. Proprio ad ottobre dello scorso anno in occasione della discussione in Consiglio Comunale sulle Linee Programmatiche, era stata quindi avanzata dalla stessa consigliera Romano, la proposta di istituire anche nella nostra città l’Autorità di Garante per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, sulla scorta di esperienze già attive in numerosi Comuni italiani (leggi qui).
La proposta era maturata attraverso un percorso di studio e approfondimento, ma soprattutto grazie all’ascolto diretto delle famiglie e delle associazioni di categoria, ed è confluita in un convegno pubblico svoltosi nel mese di maggio (leggi qui). In quell’occasione anche il Sindaco Flavio Stasi, manifestò interesse per l’introduzione di questo importante strumento di garanzia a tutela delle persone con disabilità.
Nel mese di agosto, poi, con il supporto di una figura tecnica della macchina comunale, era stato predisposto un Regolamento completo, volto a disciplinare in maniera chiara e puntuale le modalità di nomina, il ruolo e le funzioni del Garante per la Disabilità: un organismo che non comporta alcun costo per l’Ente, ma che può rappresentare un presidio fondamentale di tutela dei diritti, di mediazione e di raccordo tra cittadini e istituzioni (Comune, Scuola, ASP).
A tornare sulla questione, oggi, sollecitando nuovamente le istituzioni affinché il tema torni ad essere centrale è la stessa Daniela Romano.
«A rendere oggi questa iniziativa non più rinviabile – dice - è un fatto concreto e recente, che dimostra in maniera inequivocabile quanto la presenza di un Garante sia necessaria. Un cittadino di Corigliano Rossano, padre di due bambini con autismo di livello 3, la forma più grave, costretto a rinunciare al proprio lavoro per diventare caregiver dei figli, si è visto negare dall'Ufficio Politiche Sociali del Comune un sussidio regionale destinato proprio ai caregiver familiari. Il diniego si fondava su una motivazione errata, legata all'asserita incompatibilità con altri fondi già percepiti dal nucleo familiare, riferiti però a strumenti diversi e ad annualità differenti».
«In assenza di un Garante comunale – spiega Romano - questo genitore è stato costretto a rivolgersi al Garante regionale per la Disabilità, che, esaminata la documentazione, ha ribaltato completamente le motivazioni del Comune, raccomandando il riconoscimento del contributo spettante. L'ufficio comunale ha dovuto prendere atto della decisione, comunicando che il fondo sarà presto erogato».
«È significativo sottolineare – aggiunge - che questa stessa problematica è stata formalmente sollevata anche nel corso del Tavolo Tecnico Permanente sulla Disabilità, svoltosi il 16 dicembre presso il Comune di Corigliano Rossano, alla presenza di tutti i componenti del Tavolo, compreso l'Assessore Grillo. Un ulteriore elemento che conferma la fondatezza delle criticità evidenziate e la necessità di strumenti stabili di garanzia».
«Questo episodio – sottolinea ancora la consigliera comunale di Fratelli d’Italia - dimostra con chiarezza che l'intervento di un Garante non è simbolico, ma concretamente risolutivo. Ed evidenzia come la presenza di un Garante comunale avrebbe potuto consentire una soluzione più rapida, più semplice e più vicina al cittadino, evitando mesi di attese e un inutile aggravio burocratico per una famiglia già duramente provata. Per queste ragioni, la proposta di istituire il Garante per la Disabilità non può più essere considerata opzionale o rinviabile. Le famiglie hanno bisogno di un interlocutore autorevole, super partes e riconosciuto, capace di tutelare i diritti, prevenire errori amministrativi e garantire un dialogo efficace con le istituzioni».
Poi conclude ricordano: «Tutto è pronto. Il regolamento esiste. Le competenze sono chiare. I costi sono pari a zero. È il momento che la città di Corigliano Rossano si doti finalmente di un organismo di garanzia a tutela delle persone con disabilità».