Anche a Co-Ro «si istituisca il garante per i diritti dei disabili»
La consigliera di opposizione Romano: «Bisogna mettere da parte le eventuali divergenze di carattere politico, ma agire nell'interesse esclusivo dei disabili, focalizzando la questione del Garante su un piano prettamente etico e morale»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Sollecitata già dal 2021, ma bocciata dall’allora maggioranza, l’Esecutivo Stasi, a distanza di 3 anni e per due mandati diversi, non ha inteso ad oggi istituire per la Città di Corigliano-Rossano il Garante per la tutela dei diritti dei disabili».
È quanto denuncia il consigliere comunale di opposizione (Fratelli d’Italia) Daniela Romano che nel corso dell’ultima assise si è fatta portavoce di questa necessità sollecitando Giunta, Consiglio, Sindaco e assessore con delega alle politiche sociali Marinella Grillo, ad adottare ogni iniziativa utile a dotare la terza città della Calabria, che conta circa 80 mila abitanti, molti dei quali vivono i disagi della disabilità, di questa indispensabile figura.
«Ad oggi – sottolinea - manca un punto di riferimento che funga da organo (indipendente e super partes rispetto alla Giunta comunale) di ascolto, tutela, difesa, impulso, proposta, per se stessi e per le loro famiglie, come succede in moltissime città italiane e come previsto dalla Convenzione ONU sui diritti dei disabili».
La consigliera Romano ha ricordato, in particolare, che la proposta del Garante per i disabili era stata già formulata nella stessa aula consiliare nell'anno 2021, alla presenza sempre del Primo Cittadino, dall'allora gruppo di opposizione del quale facevano parte, tra gli altri, alcuni consiglieri che oggi occupano i posti della maggioranza (la presidente Rosellina Madeo, il consigliere Costantino Baffa e l'assessore Francesco Madeo); proposta allora bocciata dalla maggioranza, con l'abbandono dell'aula da parte dell'intero gruppo di minoranza.
Che la figura del Garante sia necessaria lo confermano le diverse reazioni registrate all’indomani dell’intervento in Consiglio Comunale della stessa consigliera Romano da parte delle famiglie che vivono nel quotidiano le problematiche legate alla disabilità, da parte di rappresentanti di associazioni di categoria, ma anche da parte di alcuni esponenti della maggioranza.
Qual è la funzione del Garante per i disabili il Consigliere Romano lo ha ribadito anche nella commissione Servizi alla Persona presieduta da Lidia Sciarrotta che pur mostrando delle perplessità sull'utilità della figura del Garante (a differenza del consigliere di maggioranza Giuseppe Fusaro che si è mostrato subito favorevole, così come il consigliere Gianfranco Costa, interessato alla questione), ha però preso l'impegno di organizzare una seduta ad hoc della commissione nel prossimo mese di novembre, invitando a partecipare anche i rappresentanti delle associazioni dei disabili interessate. Daniela Romano coglie l’occasione per esprimere apprezzamento per la posizione assunta dai consiglieri di maggioranza Liliana Zangaro e Cesare Sapia e all’invito, rivolto ai colleghi, a «non strumentalizzare i problemi dei disabili e a lavorare, ricercando unità, affinché vengano garantiti i diritti dei portatori di disabilità. Bisogna mettere da parte – ha sottolineato la Romano - le eventuali divergenze di carattere politico, ma agire nell'interesse esclusivo dei disabili, focalizzando la questione del Garante su un piano prettamente etico e morale».
Si tratta di un incarico a titolo gratuito (pertanto non graverebbe nemmeno sulle casse del Comune) e che va individuato prima attraverso un bando pubblico tra soggetti che rispondano a precisi requisiti, infine nominato da un'apposita commissione esaminatrice.