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I tempi sono maturi perché Corigliano-Rossano abbia un Garante per la Disabilità

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - «Nessun bambino dovrebbe mai sentirsi lasciato indietro». Sono queste le parole accorate di Romeo Tripodoro, un genitore che vive quotidianamente il mondo della disabilità e che oggi, facendosi carico di quell’universo sommerso di dolore, privazione e difficoltà che vivono centina di famiglie di Corigliano-Rossano, ha deciso di lanciare un appello. Che non è una richiesta di aiuto ma un richiamo alla consapevolezza civica.

È difficile, infatti, immaginare una città, che – già nei fatti – dovrebbe essere capoluogo del vasto territorio del nord-est, senza una strategia concreta per il sociale e per tutte quelle persone che hanno bisogno di una mano per non essere lasciate indietro. Ed è in questo mondo, ad esempio, che i ragazzi con disabilità, a distanza ormai di tre settimane dall’inizio dell’anno scolastico, si trovano ancora privi del supporto essenziale di assistenti fisici ed educatori.

La voce di papà Romeo – dicevamo - è un grido d’allarme, un appello urgente per colmare un gap di considerazioni e servizi per il sociale che in questo territorio esiste da sempre e che non può più essere ignorato. «È impensabile – dice Tripodoro puntando il dito contro un sistema politico che per troppo tempo è rimasto statico e incatenato a vecchi stereotipi - che siamo ancora qui a lottare per garantire servizi essenziali».

Da qui, allora, la proposta di creare la figura del Garante della Disabilità che diventa, quindi, un imperativo: «Abbiamo bisogno di qualcuno che vigili sui diritti dei nostri figli, che si assicuri che nessuna norma venga calpestata e che tutti abbiano accesso a una vita scolastica dignitosa e inclusiva».

A dire il vero, proprio in questa direzione, vira l’azione del neo assessore alle politiche sociali, Marinella Grillo, che ha già raccolto la sfida, proponendo l'istituzione di una vera e propria sede operativa del terzo settore, in cui le famiglie possano trovare supporto, ascolto e i servizi di cui hanno bisogno. Ma il percorso è lungo e richiede il superamento di barriere fatte di diffidenza ed egoismo. E su questo la politica può fare tanto, ma fino ad un certo punto. Anche perché, poi, subentra il limite culturale che – purtroppo – è insito in una società che è sempre più arroccata sui personalismi e guarda sempre meno ai bisogni altrui.

Si pensi, ad esempio, alla triste storia dei caregiver (ve ne abbiamo parlato qui) e di tutte quelle persone che vivono, lo dicevamo, il dolore e le difficoltà domestiche della convivenza con un disabile.

«Corigliano-Rossano deve dimostrare di avere il coraggio di cambiare», dice ancora Romeo Tripodoro. Perché, nonostante l’impegno di tantissime associazioni ed enti di categoria e nonostante la presenza in città di professionisti che hanno dedicato davvero tutta la loro vita a rendere più agevole l’esistenza delle persone meno fortunate, l’impegno deve essere maggiore. Questa città ha l'opportunità di diventare un faro di inclusione e sensibilità, perché ha tutte le premesse (inespresse) per farlo. E lo deve fare, accettando quella che, probabilmente, è la sfida sociale più importante dei prossimi decenni: creare una società ed una città che sappia mettere davanti al profitto economico l’interesse per l’uomo.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.