La Pro Loco di Trebisacce sfrattata da palazzo Massafra... dopo appena un mese
In una nota il sodalizio denuncia un sopruso: «Abbiamo ottemperato appieno a quanto indicato nell’atto di donazione». Il presidente di Unpli Calabria, Capellupo: «Si rispettimo gli accordi con Anci»
TREBISACCE - Si sta consumando un altro giallo all'ombra del borgo marinaro: la Proloco di Trebisacce non ha più una sede. Il sodalizio di promozione culturale, turistica e identitaria era stato legittimata dalla delibera commissariale numero 1/2024 a utilizzare i locali di palazzo Massafra, immobile comunale, per offrire un servizio gratuito di promozione turistica per l’Ente comunale: «Nel giro di un mese - si legge oggi nella nota dell'associazione - si è vista revocata la concessione pur avendo ottemperato appieno a quanto indicato nell’atto di donazione».
A chi giova tutto ciò? È quello che si chiedono i componenti della Proloco trebisaccese sottolineando l'importante servizio gratuito di promozione e valorizzazione del territorio al fianco dell’Ente comunale «rivestendo - sottolineano - con la sua attività, un ruolo primario all’interno del territorio».
Per L’ Associazione usufruire di una sede, «non per fini utilitaristici né come strumento di potere», è da considerarsi «strategico per promuovere una visione ottimale del territorio dal punto di vista della sostenibilità sociale, turistica ed economica». Diversamente si profilerebbe un grave deficit culturale e sociale «che - precisano ancora dalla Proloco - andrebbe a penalizzare ulteriormente la Città di Trebisacce».
A sostegno della Proloco Trebisacce è sceso in campo anche il presidente regionale Unpli Calabria, Filippo Capellupo, esprimendo «solidarietà e stupore» per quanto accaduto e ribadendo l’importanza di una sede che avvalori l’impegno profuso delle Proloco Unpli nei diversi ambienti territoriali della Calabria. «È stato firmato - ricorda Capellupo - per il terzo quadriennio di continuo, un protocollo d’intesa tra Il Presidente nazionale Unpli Antonio La Spina e Anci (Associazione nazionale comuni italiani) che riconosce alle Proloco azioni tese a valorizzare la cultura locale e a rafforzare i valori identitari del territorio in relazione allo sviluppo del turismo e alla valorizzazione e tutela del patrimonio immateriale e materiale, concedendo alle stesse l’uso gratuito di beni demaniali o altre proprietà pubbliche da destinarsi alle finalità sopra citate o comunque a finalità pubbliche (articolo 4 )». Inoltre l’articolo 10 dello stesso protocollo d'intesa sulla Disciplina delle associazioni Proloco legge reg cal nr 19 del 2020, sottolinea la stretta collaborazione tra Comuni e Proloco circa le convenzioni da stipulare per la redazione dei programmi e dei progetti turistici locali. Inoltre si precisa che le Proloco unpli, 6.170 in tutta Italia, formano la prima rete del terzo settore Italiano, riconosciuta dalle leggi e dal Consiglio dei Ministri. «Alla luce di tutto ciò - conclude Capellupo - risulta ancora più incomprensibile la decisione prima di affido e poi di revoca di sede alla Proloco città di Trebisacce da parte del Comune di Trebisacce».