3 ore fa:Maltrattamenti e lesioni: condannato un noto professionista
6 ore fa:Castrovillari, oggi parte la terza edizione del Vibe Music Fest
3 ore fa:Salvini incontra gli ingegneri calabresi: la 106 Jonica al centro degli investimenti per il Sud
3 ore fa:Il Reddito di Dignità accende la miccia
4 ore fa:L'Ambasciatrice d'Albania in Italia plaude alla nuova programmazione RAI sulle comunità arbëreshe di Calabria
2 ore fa:Il messaggio positivo di Mid Pop Design per chi resta al sud
5 ore fa:Co-Ro, Schierarsi: «Parlare di porto crocieristico significa continuare a vendere illusioni elettorali»
2 ore fa:Stone Wall Extreme 2025: il grande hard enduro torna a Castrovillari
5 ore fa:Cinema all'aperto, intrattenimento e musica: al via il "Popcorn Village" a Co-Ro
1 ora fa:Sibaritide: il cuore agricolo della Calabria tradito dalla politica

Arrivo dei medici cubani a Lungro, Capparelli: «Un buon punto di partenza»

1 minuti di lettura

LUNGRO - «Ritengo che l’arrivo dei tre medici cubani nella struttura sanitaria di Lungro sia un buon risultato ottenuto grazie al lavoro fatto in questi ultimi tempi con tutte le istituzioni interessate. L’arrivo dei medici cubani anche a Lungro è un segnale forte, ma deve essere considerato solo come un nuovo punto di partenza e non assolutamente come punto d’arrivo». È quanto ha dichiarato il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli, commentando l’assegnazione all’ex ospedale di Lungro, oggi Casa della Salute, di tre medici cubani che prenderanno servizio da lunedì prossimo, 26 febbraio.

Per Capparelli «l’arrivo dei tre medici cubani deve essere uno stimolo che deve spingerci a continuare con le battaglie portate avanti finora per ottenere dei risultati sicuramente più importanti per tutto il territorio che gravita intorno al nosocomio arbëresh. La struttura sanitaria – rimarca, infatti, il sindaco di Acquaformosa – ha sì sede a Lungro, ma appartiene a tutto il territorio limitrofo e a tutte le comunità del circondario e solo coinvolgendo amministrazioni, territori e comunità si può pensare di raggiungere obiettivi importanti che altrimenti rimarrebbero pura utopia».

Poi aggiunge: «Qualora il Parlamento dovesse malauguratamente approvare il ddl Calderoli (cioè il decreto Spacca Italia, la cosiddetta Autonomia Differenziata), tutta la sanità calabrese subirebbe un colpo mortale e, soprattutto, non tollerabile in quanto  lo sfascio della nostra sanità – conclude Gennaro Capparelli - è colpa e responsabilità dei governi romani che hanno inviato, negli anni, commissari incapaci che hanno aggravato ancor più la situazione debitoria pregressa».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.