14 ore fa:Giornata nazionale sulla povertà educativa, scuole e istituzioni a confronto nel focus promosso da Corecom Calabria
11 ore fa:L'eredità del giudice Rosario Livatino, una vita al servizio dello Stato - VIDEO
16 ore fa:VOLLEY - La Pallavolo Rossano Asd conquista una vittoria fondamentale contro la Silan Volley di San Giovanni in Fiore
17 ore fa:Settimana ricca di polemiche: dalla bagarre sulla "Grande Cosenza" ai controlli fiscali che "toccano gli amici" a Crosia
15 ore fa:Festa dell'Albero, piantate oltre 100 nuove piante a Corigliano-Rossano
9 ore fa:Sanità, in Calabria le liste d'attesa saranno abbattute grazie alle "visite con il timer". «Serviranno davvero?»
10 ore fa:Cariati solidale, verranno erogati buoni spesa in favore dei profughi ucraini
18 ore fa:Estorsione, assoluzione confermata in appello per un noto imprenditore
12 ore fa:La forza di rinascere dopo una relazione tossica: «Non aspettare che l'altro cambi. Se non c'è rispetto, chiudi la porta»
13 ore fa:Stipendi e pensioni, in Calabria le donne hanno una retribuzione inferiore agli uomini. «Urge una riforma»

Arrivo dei medici cubani a Lungro, Capparelli: «Un buon punto di partenza»

1 minuti di lettura

LUNGRO - «Ritengo che l’arrivo dei tre medici cubani nella struttura sanitaria di Lungro sia un buon risultato ottenuto grazie al lavoro fatto in questi ultimi tempi con tutte le istituzioni interessate. L’arrivo dei medici cubani anche a Lungro è un segnale forte, ma deve essere considerato solo come un nuovo punto di partenza e non assolutamente come punto d’arrivo». È quanto ha dichiarato il sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli, commentando l’assegnazione all’ex ospedale di Lungro, oggi Casa della Salute, di tre medici cubani che prenderanno servizio da lunedì prossimo, 26 febbraio.

Per Capparelli «l’arrivo dei tre medici cubani deve essere uno stimolo che deve spingerci a continuare con le battaglie portate avanti finora per ottenere dei risultati sicuramente più importanti per tutto il territorio che gravita intorno al nosocomio arbëresh. La struttura sanitaria – rimarca, infatti, il sindaco di Acquaformosa – ha sì sede a Lungro, ma appartiene a tutto il territorio limitrofo e a tutte le comunità del circondario e solo coinvolgendo amministrazioni, territori e comunità si può pensare di raggiungere obiettivi importanti che altrimenti rimarrebbero pura utopia».

Poi aggiunge: «Qualora il Parlamento dovesse malauguratamente approvare il ddl Calderoli (cioè il decreto Spacca Italia, la cosiddetta Autonomia Differenziata), tutta la sanità calabrese subirebbe un colpo mortale e, soprattutto, non tollerabile in quanto  lo sfascio della nostra sanità – conclude Gennaro Capparelli - è colpa e responsabilità dei governi romani che hanno inviato, negli anni, commissari incapaci che hanno aggravato ancor più la situazione debitoria pregressa».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.