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Le due Riserve, Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati, al Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana

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TARSIA - Le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati partecipano con un proprio contributo al 82° Congresso Nazionale dell'Unione Zoologica Italiana, in corso dal 19 al 22 settembre a Palermo.

«Il Contributo ammesso al Congresso dal Comitato scientifico – riporta la nota - riguarda il lavoro “Monitoraggio delle specie di fauna incluse nelle Direttive Habitat (92/43/CE) e Uccelli (209/147/CE) delle Riserve naturali regionali e Zone Speciali di Conservazione “Lago di Tarsia” e “Foce del fiume Crati”. Il lavoro, realizzato dall’Ente gestore delle Riserve naturali regionali e delle ZSC “Lago di Tarsia” e “Foce del fiume Crati” - Amici della Terra, ha accertato la presenza di 70 specie di interesse conservazionistico – di cui 66 comprese negli Allegati delle Direttive Habitat e Uccelli - che rappresentano il 44,58% del totale delle specie inserite nei Protocolli di Monitoraggio per la Calabria. Nelle due Riserve e ZSC Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati è stata accertata la presenza del 51,51% dei Mammiferi, del 45,94% degli Uccelli, del 55,56% degli Anfibi e del 66,67% dei Rettili di interesse comunitario inseriti nel Protocollo di Monitoraggio della Rete Natura 2000 calabrese».

«Tra le specie di interesse conservazionistico prioritario – si legge ancora - si citano per gli Anfibi l’Ululone appenninico (Bombina pachypus) e il Tritone Italiano (Lissotriton italicus); mentre per i Rettili la Testuggine palustre (Emys orbicularis) e la Testuggine di Hermann (Testudo hermanni h.). Per l’Ululone appenninico, per la Testuggine palustre e per il Tritone Italiano sono state avviate dall’Ente gestore delle Riserve, con il supporto scientifico del DiBEST dell’Unical, azioni di conservazione e tutela, realizzando per tutte e tre le specie un “Centro di allevamento ex-situ”, per la conservazione e il ripopolamento. La forte diversità ambientale e la presenza di due ampie zone umide a breve distanza dalla costa rendono l’area delle Riserve particolarmente vocata per gli Uccelli, con la presenza di 34 specie da Direttiva come la Cicogna nera e la Cicogna bianca, quest’ultima assunta a simbolo delle Riserve. Interessante la presenza di alcune specie le cui popolazioni risultano in forte de­clino su tutto il territorio nazionale (Mignattaio, Moretta tabaccata, Fratino e Tarabuso)».

«In conclusione, i risultati emersi dal lavoro presentato confermano l’elevato valore ecologico delle due Riserve e il ruolo strategico che esse rivestono non solo per la tutela e la conservazione della biodiversità nazionale e regionale, ma anche per garantire un’efficace valorizzazione del “Capitale Naturale della Calabria”».

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.