Il NurSind Cosenza contro l’ASP: «Inaccettabile il recupero degli straordinari. Un attacco alla categoria»
Il NurSind critica duramente la decisione dell’ASP di recuperare gli importi dello straordinario degli infermieri in pronta disponibilità, dopo l’interpello dell’Agenzia delle Entrate che esclude la reperibilità dalle agevolazioni fiscali del 5%
COSENZA - Il NurSind di Cosenza interviene con fermezza sulla nota della Direzione Amministrativa dell’ASP di Cosenza (prot. n. 158327 del 05/11/2025) che dispone il recupero degli importi relativi allo straordinario in pronta disponibilità, a seguito dell’interpello n. 272/2025 dell’Agenzia delle Entrate.
«Siamo di fronte all’ennesimo attacco a una categoria che ogni giorno garantisce la tenuta del sistema sanitario pubblico – dichiara il NurSind Cosenza –. L’Agenzia delle Entrate, con un’interpretazione eccessivamente restrittiva, ha deciso di distinguere tra “straordinario ordinario” e “straordinario straordinario”, escludendo la reperibilità dall’agevolazione fiscale del 5% introdotta dalla Legge di Bilancio 2025. Una distinzione priva di fondamento logico e contrattuale, che non tiene conto del CCNL Sanità 2019/2021, e nemmeno 2022/2024, dove la pronta disponibilità è chiaramente inquadrata come lavoro straordinario».
La Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 354 e 355, L. n. 207/2024) aveva previsto un’imposta sostitutiva del 5% sulle retribuzioni da lavoro straordinario degli infermieri, per riconoscere l’impegno straordinario profuso nel garantire la continuità assistenziale in condizioni di carenza di organico. Con l’interpello 272/2025, l’Agenzia delle Entrate ha però limitato l’agevolazione ai compensi dell’art. 47 del CCNL, escludendo il lavoro in reperibilità e lo straordinario elettorale, con conseguenti recuperi economici retroattivi. L’ASP di Cosenza è la prima ad annunciare l’intenzione di applicare tale interpretazione, procedendo al conguaglio degli importi già erogati.
«Come O.S. firmataria del CCNL 2022/2024 Comparto sanità, riteniamo questa decisione ingiusta e in contrasto con la volontà del legislatore, che aveva chiaramente inteso premiare il lavoro straordinario degli infermieri in tutte le sue forme. Non è accettabile che, dopo anni di emergenze e carichi di lavoro insostenibili, si arrivi oggi a chiedere la restituzione di somme regolarmente percepite e fiscalmente certificate. Una simile decisione non solo mina la fiducia dei professionisti nella pubblica amministrazione, ma rischia di aprire una lunga serie di contenziosi giudiziari».
Il NurSind Cosenza invita Regione Calabria e Ministero della Salute a intervenire per chiarire la norma e tutelare i lavoratori. «Riteniamo di non poter accettare che si scarichino sugli infermieri errori interpretativi o mancanze amministrative. Dopo anni di sacrifici e impegno costante per garantire la sanità pubblica, pretendiamo rispetto e coerenza. Difenderemo i diritti dei colleghi in ogni sede opportuna, legale e politica».