San Giorgio Albanese: edizione da record per il festival delle migrazioni
In 6mila nel borgo per il concerto di Barretta. Il sindaco: «Continuiamo a promuovere l’integrazione»
SAN GIORGIO A. - Oltre seimila persone ieri sera hanno invaso Mbuzati in occasione del Festival delle Migrazioni. Le piazze, i vicoli, i ballatoi delle caratteristiche case del borgo arbëreshe si sono riempiti di vita e di un’atmosfera festante sulle note del cantautore calabrese Cecè Barretta. Un grande evento volto a promuovere l’aggregazione, la conoscenza e la condivisione tra culture diverse che convivono serenamente nel territorio.
Ad esprimere soddisfazione per l’edizione da record sono il sindaco Gianni Gabriele ed il vicesindaco con delega alla cultura Sergio Esposito complimentandosi con i promotori del progetto SAI San Giorgio Albanese e con l’Associazione Don Vincenzo Matrangolo a cui si deve l’idea di trasformare il caratteristico centro dell’Arberia calabrese nel Borgo dei Popoli e dell’accoglienza.
A sostegno del loro quotidiano impegno in quella che è una vera e propria mission sociale sono state proiettate circa 200 foto che hanno raccontato l’impegno di questi cittadini messo in campo attraverso laboratori, formazione e attività che realizzano annualmente.
L’edizione del 2023 del Festival delle Migrazioni – dice il Primo cittadino – è stata quella della consacrazione per una manifestazione che da sempre crea convergenze e socialità.
Coinvolgente il concerto di Cecè Barretta. L’artista crotonese ha aperto la sua performance con Terra del Sud, una delle canzoni di successo del suo repertorio, dedicata proprio alle meraviglie di questa regione. Un’organizzazione perfetta ha accompagnato visitatori e turisti nel cuore del borgo. Circa 50 tra volontari e operatori hanno gestito la logistica.
Preziosa ed essenziale – sottolinea ancora il sindaco Gabriele – la collaborazione dei militari della locale stazione dei Carabinieri, degli agenti della Polizia Provinciale, degli operatori della Croce Rossa Italiana e, ancora, quella dei carabinieri volontari di Acri, dei volontari del Servizio civile e i dipendenti comunali; una macchina operativa armonica ha consentito che l’evento si svolgesse nella totale sicurezza per i cittadini e quanti, per una notte, si sono sentiti parte integrante del nostro borgo.