«La Chiesa è la casa di tutti, il cuore del cristiano è la casa di tutti, senza esclusione»
Sulle orme dell’esempio di Papa Francesco l’Arcidiocesi di Rossano Cariati ha celebrato la Giornata per le Persone con disabilità. Nella parrocchia dei Santi Nicola e Leone, a Corigliano
CORIGLIANO-ROSSANO - “O tutti o nessuno”. Sulle orme dell’esempio di Papa Francesco la Arcidiocesi di Rossano Cariati ha celebrato la Giornata per le Persone con disabilità. Nella parrocchia dei Santi Nicola e Leone, a Corigliano, si è vissuta una intensa giornata suddivisa in due momenti.
Nella prima parte si è dato spazio ad un momento penitenziale di preparazione al Natale dando la possibilità alle persone con disabilità di avvicinarsi al sacramento della confessione utilizzando anche la catechesi dei 5 sensi, messa a punto dall’equipe diocesana dell’Ufficio per le persone con disabilità guidato da don Agostino Stasi, proprio per favorire la partecipazione e integrazione dei fratelli con disabilità ai momenti forti della Chiesa.
Nella seconda parte della giornata vi è stata la Celebrazione Eucaristica presieduta da l’Arcivescovo Monsignor Maurizio Aloise, caratterizzata dalla traduzione in Lis, la lingua dei segni, nonché l’utilizzo di strumenti di accessibilità alla celebrazione anche per i fratelli ciechi.
Un momento allietato dalle note del coro di Torano Castello, il cui organista Aldo Giannicco, è cieco. L’omelia del padre Arcivescovo è stata incentrata proprio sulle parole di Papa Francesco, “o tutti o nessuno”, appunto, tema scelto per la giornata e espressione utilizzata nel 2016 dal Santo Padre in risposta a chi gli aveva chiesto quale consiglio bisognava dare ad un parroco che avesse impedito l’accesso ai sacramenti e alla catechesi ad una persona in quanto disabile: o tutti o nessuno.
A tal proposito, in occasione della giornata organizzata a livello nazionale dal Servizio Nazionale della Cei per le persone con disabilità, la Arcidiocesi di Rossano Cariati è stata presente, con un gruppo di fratelli, all’incontro con Papa che si è tenuto il 3 dicembre scorso.
Papa Francesco nel suo discorso, ha augurato a tutte le comunità cristiane «di essere luoghi in cui appartenenza e inclusione non rimangano parole da pronunciare in certe occasioni, ma diventino un obiettivo dell’azione pastorale ordinaria. La Chiesa è la casa di tutti, il cuore del cristiano è la casa di tutti, senza esclusione. Dobbiamo imparare questo».