L'anno terribile dell'agricoltura, falcidiata da siccità, nubifragi e costi alle stelle
Coldiretti fa quadrato attorno ai produttori dopo gli ultimi eventi atmosferici estremi mentre in Italia si conta che dall'inizio del 2022 il comparto agricolo ha subito danni per circa 6 miliardi di euro
CATANZARO - Il 2022 è stato l'annus horribilis per l'agricoltura italiana. Si stima che i danni al comparto verde da gennaio a oggi ammontano a circa 6 miliardi di euro. Un vero e proprio tsunami che non fa altro che peggiorare la già drammatica condizione del comparto agricolo già falcidiato dalla crisi e dalla crisi dei costi. E in questo quadro di gravità non se la passa bene la Calabria, messa in ginocchio da un grave dissesto idrogeologico degradato a seguito degli ultimi eventi atmosferici estremi.
«Le condizioni climatiche, Il maltempo violentissimo nubifragio con piogge torrenziali, che hanno colpito, particolarmente in queste ultime ore il catanzarese, crotonese e il lametino - commenta Fabio Borrello presidente di Coldiretti Catanzaro-Crotone-Vibo - hanno messo a dura prova l'intero tessuto produttivo, infrastrutture, abitazioni e la sicurezza delle persone. E' il risultato dei cambiamenti climatici e dell'enorme energia termica accumulata nell'atmosfera in un anno in cui la temperatura è stata finora superiore alla media degli ultimi anni».
Anche la Sibaritide-Pollino non se la passa meglio con una campagna agrumicola e olivicola in pieno corso che è stata messa a dura prova dalle piogge violentissime.
Il vero e più grave problema, però, che accomuna la Calabria da nord a sud è ancora una volta «la drammaticità e il pericolo sempre incombente del dissesto idrogeologico che deve essere affrontato per mitigarne gli effetti investendo in modo efficace, abbandonando tentativi, che hanno prodotto una stratificazione di competenze e non una semplificazione, poiché ormai è risaputo che intervenire a cose fatte costa 10 volte in più» denuncia ancora Borrello.
«Certamente - aggiunge - la prima priorità è quella di mettere in sicurezza le persone e salvaguardare le vite umane. Dopo una prima ricognizione nelle aziende agricole - riferisce Borrello -abbiamo potuto già verificare che hanno subito pesanti conseguenze».