La processione del Crocefisso a Cassano segna la frattura tra Chiesa locale e Comune
Accuse di strumentalizzazione politica e religiosa gettano ombre sulla tradizionale processione, il sindaco Papasso respinge le "offese": «Sempre avuto un buon rapporto con i preti e col vescovo»

CASSANO JONIO - La tradizionale processione del Crocifisso a Cassano Jonio, momento di profonda spiritualità per la comunità, si è trasformata in un'occasione di aperto conflitto tra la Chiesa locale e l'amministrazione comunale, segnando un vero e proprio "scisma" nel tessuto sociale della città. La campagna elettorale per le amministrative, in corso, ha infatti innescato una serie di polemiche, culminate in un duro scambio di comunicati.
La miccia è stata accesa da un comunicato dei parroci delle comunità parrocchiali, che hanno espresso preoccupazioni riguardo a presunte strumentalizzazioni politiche della processione. Il sindaco Gianni Papasso ha risposto con fermezza, respingendo le accuse e sottolineando che la sua partecipazione e quella dell'amministrazione sono avvenute su invito della Chiesa e in accordo con il Rettore della Basilica Minore Cattedrale.
«Negli anni, il rapporto tra il sottoscritto, il vescovo e anche i parroci è sempre stato improntato alla lealtà, alla chiarezza alla condivisione, nel rispetto reciproco dei ruoli», ha dichiarato Papasso. «Abbiamo lavorato insieme per il bene comune, ascoltando e accogliendo le molteplici richieste pervenute dalle comunità parrocchiali con spirito di servizio e condivisione».
Papasso ha poi sottolineato il suo profondo rispetto per il Crocifisso, ricordando il suo ruolo nell'associazione nazionale delle Città del Santissimo Crocifisso e la decisione di non pubblicare immagini della sua partecipazione alla processione, per rispettare il culto e non generare confusione con la campagna elettorale.
Nonostante la condivisione di intenti espressa dal sindaco riguardo alla sacralità dell'evento, le tensioni restano palpabili. Papasso ha lanciato un appello ai parroci, invitandoli a mantenere la neutralità e a evitare comportamenti che possano influenzare gli elettori, criticando apertamente l'uso di luoghi simbolici per iniziative elettorali.
«È fondamentale che tutti, istituzioni civili e religiose, contribuiscano a mantenere un clima di serenità nel rispetto della laicità delle istituzioni e della libertà di coscienza dei cittadini», ha concluso Papasso, in un tentativo di ricucire lo strappo. Tuttavia, la frattura tra Chiesa e Comune, innescata dalle dinamiche elettorali, rischia di lasciare un segno duraturo nella comunità di Cassano Jonio.