Utilizzo teaser, il Sic Calabria : «Questo strumento non è di tortura: è un presidio operativo regolamentato»
«Come SIC Calabria rivendichiamo con forza il diritto dei nostri iscritti e di tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine ad essere rispettati, supportati e tutelati nelle loro azioni, anziché messi costantemente sotto processo mediatico e politico»

COSENZA - Il Sindacato Indipendente dei Carabinieri interviene sulla questione dell'utilizzo dei teaser. «In questi giorni abbiamo assistito ad un acceso dibattito pubblico in seguito agli episodi accaduti ad Olbia e Genova dove due persone, sottoposte all’utilizzo del taser da parte dei carabinieri, sono poi purtroppo decedute successivamente. È doveroso ricordare che i militari dell’Arma hanno agito secondo le procedure operative previste, adottando uno strumento che lo Stato ha messo a disposizione delle Forze dell’Ordine proprio per limitare il ricorso a mezzi più cruenti e per garantire un maggiore livello di sicurezza sia per i cittadini coinvolti che per gli operatori stessi».
«Non possiamo accettare - dicono - che si cerchi di criminalizzare chi, in uniforme, svolge il proprio dovere in contesti difficili e complessi. I Carabinieri, come tutte le Forze di Polizia, sono servitori dello Stato: non possono e non devono essere trasformati in strumenti di lotta politica o bersagli di polemiche ideologiche. Ogni giorno migliaia di militari operano nelle strade, spesso in condizioni di rischio elevato, con l’unico obiettivo di difendere la sicurezza pubblica e tutelare la vita delle persone».
«Riteniamo grave e inaccettabile che autorevoli esponenti politici abbiano definito il taser come uno “strumento di tortura”. Un’affermazione di questo tipo non solo scredita l’operato di chi quotidianamente rischia la vita, ma dimostra una profonda lontananza dalla realtà dei fatti. Il taser non è una tortura: è un presidio operativo regolamentato, introdotto dallo Stato italiano dopo anni di sperimentazioni e valutazioni, proprio per ridurre la possibilità di danni irreversibili durante interventi critici».
«Come SIC Calabria – Sindacato Indipendente Carabinieri – rivendichiamo con forza il diritto dei nostri iscritti e di tutti gli operatori delle Forze dell’Ordine ad essere rispettati, supportati e tutelati nelle loro azioni, anziché messi costantemente sotto processo mediatico e politico. Chi indossa una divisa lo fa con spirito di servizio, sacrificio e abnegazione, rinunciando spesso alla vita privata e affrontando pericoli che pochi conoscono realmente».
«Il nostro impegno sindacale - concludono - resta quello di garantire dignità, tutela e riconoscimento a tutti i Carabinieri che ogni giorno, in silenzio e con professionalità, difendono i cittadini e la legalità, a costo di enormi rinunce personali e familiari. È a loro che va il nostro sostegno più convinto e la nostra voce, affinché non siano mai lasciati soli di fronte alle sfide e alle responsabilità che lo Stato affida loro.»