A Longobucco la sagra della "cuccìa" rigorosamente cotta “ntra pignata” . Ecco quando
Una sagra della tradizione calabrese tanto attesa quanto partecipata e molto sentita. La "cuccìa", soprannominato il piatto dei poveri, è buonissima e si può fare in tanti modi, ad esempio con "U must cott"
LONGOBUCCO - Nel comune dell’entroterra calabrese si terrà una sagra tanto attesa quanto partecipata e molto sentita: parliamo della Sagra della Cuccìa, organizzata dall’associazione v.e.s.c.a ed avrà luogo in Largo Sfera dalle ore 18.00 in poi il 12 dicembre. Oltre alla “cuccia” saranno presenti molti fritti della tradizione e della buona sangria.
La "cuccìa" è un piatto tipico ed esclusivo del nostro territorio. Non si conosce l'origine di questo piatto, soprannominato piatto dei poveri, ma si ha la certezza che questa tradizione si tramanda da più di un secolo in occasione della festa di Santa Lucia che si celebra il 13 dicembre. La cuccìa deriva dal nome coicos, chicchi o grani, la stessa radice linguistica di “cuscusu”. L’usanza di fare il grano cotto è una delle tradizioni più antiche della storia e della alimentazione della cucina calabrese. Oggi, quella più conosciuta è la versione della cuccìa dolce ma all'origine, la cuccìa era solo grano bollito, condita con l’olio. In alcune parti della Calabria è usanza prepararla con il miele o con il vino cotto (“U must cott”).
Per preparare il piatto si mette il grano in un pentolone, più conosciuto in dialetto come “A pignata", con aggiunta di acqua e si fa bollire per circa due o tre ore. Un altro buon consiglio per degustare la "cuccia" è prelevarla dal pentolone con un mestolo, metterla in un piatto con un pizzico di sale e mangiarla con un buon bicchiere di vino, rigorosamente locale oppure con il cioccolato!
(Fonte foto ricette di sicilia.site)