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Trebisacce, per il sindaco Aurelio riscontri positivi dal vertice sulla sicurezza in Prefettura

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TREBISACCE - Come è noto, questa mattina si è tenuta presso la Prefettura una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto,  Vittoria Ciaramella, su sollecitazione del Sindaco di Trebisacce, Alex Aurelio, in funzione degli episodi criminali verificatisi a Trebisacce soprattutto con riferimento a diverse macchine incendiate.

Sull'incontro è intervenuta con una nota stampa la Prefettura (Leggi qui), ma non è mancato un comunicato stampa del Comune di Trebisacce, nel quale si legge:

"Il sindaco Alex Aurelio ha ricevuto riscontri positivi dal Comitato Provinciale sull’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Nel corso dell’incontro, avente all’ordine del giorno l’esame della situazione relativa alla sicurezza pubblica nel territorio del comune di Trebisacce, il sindaco Aurelio ha esposto, con dovizia di particolari, il pericoloso allarme sociale presente nella cittadina. In particolare, il Sindaco Aurelio ha evidenziato i vili atti criminali che si sono susseguiti e ha ribadito la necessità di aumentare presidi di sicurezza e controlli, anche mediante l’istituzione di un Commissariato di Polizia, considerata la posizione territoriale strategica di Trebisacce. Il Prefetto, inoltre, su specifica richiesta del Sindaco Aurelio, ha manifestato la disponibilità a stipulare una convenzione con il Comune di Trebisacce per l’attivazione dei sistemi di sorveglianza. All’esito dell’incontro, è stata avviata l’istruttoria che sarà quindi trasmessa al Ministero dell’Interno per le successive e opportune decisioni finalizzate ad aumentare i livelli di Sicurezza della Città di Trebisacce".

Le due note appaiono, in alcuni punti, discordanti.

Se quella della Prefettura parla di "Dare una giusta dimensione alle vicende che hanno provocato l’allarme dell’Amministrazione dal momento che l’attività investigativa è ben indirizzata" specificando che "di ciò è stato invitato il primo cittadino a renderne partecipe la rappresentanza comunale e l’intera comunità", il Comune di Trebisacce fa riferimento a "pericoloso allarme sociale", che oggettivamente la comunità ha percepito, a fronte delle numerose auto bruciate negli scorsi mesi.

Se il Comune di Trebisacce parla della "Istituzione di un Commissariato di Polizia" la Prefettura fa riferimento a "Politica di prevenzione  che non passa inevitabilmente per l’istituzione di nuovi presidi ma che punta soprattutto su una efficace azione dinamica di quelli esistenti".

E su quel "Inevitabilmente", incisivo inciso, ci si potrebbero scrivere articoli e articoli.

Se nella nota del Comune si parla, da parte del prefetto, di "disponibilità a stipulare una convenzione con il Comune di Trebisacce per l’attivazione dei sistemi di sorveglianza", in quella della prefettura si legge l'invito rivolto al sindaco di restringere "al massimo i tempi di espletamento del concorso per l’assunzione di nuove unità di  Polizia Municipale, risorse che, impiegate in maniera adeguata, solleverebbero le Forze di Polizia da quelle incombenze di sicurezza urbana che attualmente le distolgono dai principali compiti investigativi e di controllo del territorio". 

Ovviamente una cosa non esclude l'altra.

A questo proposito pare giusto segnalare che l'amministrazione comunale Aurelio è insediata da giungo 2022, mentre l'indizione del concorso per la polizia locale è addirittura precedente al Commissariamento, e rappresenta un terzo blocco concorsuale dopo quello per tecnici e amministrativi.

In merito alla questione sicurezza, restando innegabile che diverse auto bruciate in pochi mesi, alcune anche in pieno centro cittadino, dèstino preoccupazione in tutto il tessuto sociale, allo stesso modo va fatta una contestualizzazione: Trebisacce è sempre stata un'oasi, apparentemente felice. Pertanto un'impennata così palese di eventi scuote i cuori e genera timore.
Ma è sufficiente tale escalation, che si innesterà sicuramente in uno specifico filone investigativo, per valutare d'inserire nel territorio una stazione di polizia,? O per aumentare significativamente il numero di forze dell'ordine presenti?
A quanto emerge dal comunicato della prefettura, che parla di "attività investigativa ben indirizzata", per l'entesembrerebbe di no.

Resta invece sul tavolo, da quanto emerso, il discorso della video sorveglianza, rispetto alla quale esisterebbe un impianto solo in minima parte funzionante il quale potrebbe essere rimesso a sistema, rendendo più facilmente monitorabile il territorio, al di là di quello che forse, ed è un forse molto grande, potrebbero fare una o due pattuglie in più, siano esse di polizia municipale o statale.

 

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.