Oriolo, Diego e Brancaccio rivendicano il lavoro fatto per la nuova postazione del 118
Il vicesindaco e il capogruppo di maggioranza durante l'amministrazione Bonamassa scrivono all'attuale sindaco Colotta, ricordando tutto l'iter che ha permesso il raggiungimento di tale risultato
ORIOLO - È notizia di ieri (Leggi qui) la deliberazione dell'Asp in merito all'attivazione di una postazione di 118 ad Oriolo, circostanza che ha ovviamente generato soddisfazione tanto nell'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Simona Colotta, quanto nei cittadini del territorio.
È di oggi invece, giovedi 17 novembre, una nota stampa trasmessa da Vincenzo Diego e Vincenzo Brancaccio rispettivamente vicesindaco e capogruppo di maggioranza durante l'amministrazione Bonamassa, che ha preceduto quella guidata da Simona Colotta.
La nota stampa in oggetto inizia citando un passaggio della comunicazione relativa alla notizia della nuova postazione 118, apparso sui social dell'ente:
“Tutto questo a seguito di pregresse e numerose interlocuzioni avviate fin dall’inizio del mandato amministrativo affinché questo importante presidio venisse garantito al nostro territorio. In termini concreti significa che le ambulanze del 118, ospitate in una struttura comunale, partiranno da Oriolo per intervenire nel nostro comprensorio e soccorrere chi si trova in condizioni di emergenza”.
Fatta questa citazione, il comunicato stampa così continua, rivolgendo proprio al sindaco Simone Colotta una serie di domande:
"Questo si legge sulla pagina facebook “Orioloinforma”. Signor sindaco, è proprio cosi? Probabilmente la storia è un’altra, e ha radici più profonde e diverse. Comunque concordiamo sulla bella notizia. Una bella notizia davvero. Ma bisogna onorare anche la verità. Signor sindaco, non conosciamo le sue interlocuzioni, ma come detto bisogna onorare la storia di uomini, di cose e di iniziative fatte da chi l’ha preceduta, lavoro portato avanti con “spirito di abnegazione e amore per il Comune e il territorio”. La storia dell’apertura è tutta scritta nella premessa della delibera, bastava leggerla bene, bastava leggere i primi tre capoversi, in particolar modo il terzo, che recita così: «Che la deliberazione n.193 del 16 febbraio 2018 istituiva ulteriori postazioni di Emergenza Territoriale PET 118 e dell’auto medica nelle sedi critiche individuate con la proposta della Centrale Operativa».
Ma la storia, signor sindaco, ha radici più lontane, come può leggere e precisamente: Area Ionio Nord (territorio ex Asl3) Comune di Oriolo; Area Tirreno Nord (territorio ex Asl1) Comune di Scalea; Area Esaro-Pollino (territorio ex Asl2) Comune di Spezzano Albanese; Area Cosenza-Savuto (territorio ex Asl4) l'auto medica h12 nell'hinterland Cosentino.
Poi, una nuova delibera l’avrebbe assegnata ad altro comune: seguirono, durante la sindacatura di Giorgio Bonamassa, lunghe interlocuzioni con i dirigenti dell’epoca, si cercò di sottolineare l’importanza di una postazione a Oriolo, specialmente dopo le paurose frane che la colpirono duramente. Naturalmente si fece notare la vastità del territorio, ma anche quante altre comunità interne potevano beneficiare di un servizio importante, strategico, quanto vitale. Il direttore generale dell’epoca, prese a cuore la questione, inviò i tecnici, che si resero conto della bontà delle nostre argomentazioni, arrivando così a ridefinire un nuovo piano, con una nuova delibera, la n. 193, meglio specificata in premessa, revocando definitivamente la precedente. Ma bisognava trovare una sede, ne proponemmo alcune, ma alla fine fu scelto il municipio, i locali a via Roma, che furono adeguati con una serie di interventi importanti, e in attesa, sino ad oggi, adibiti per tamponi e prelievi. Anche noi ringraziamo il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, il direttore generale dell’Asp Antonello Graziano, per la sensibilità e l’impegno. L’occasione è utile per ringraziare ancora una volta l’ex dirigente dell’epoca , Raffaele Mauro, Francesco Giudiceandrea, Luigi Bruno, i funzionari del 118, senza dimenticare l’importante contributo dei dottori Sergio Diego e Franco Laviola , che negli anni si sono spesi per raggiungere questo importante risultato. Ora, non ci resta che augurare a tutti gli operatori e alle varie figure della postazione un buon lavoro".