Turismo a CoRo, per Surra «senza dati si improvvisa e si fanno danni»
Il vice segretario nazionale Fna: «L’esigenza di sviluppo richiede una netta inversione di tendenza e che avvii una urgente stagione di confronto senza preconcetti su cosa e su come è stato fatto fino ad oggi in tema di turismo»
CORIGLIANO-ROSSANO – «La terza Città della Calabria non può più permettersi neanche solo di ipotizzare prossime programmazioni ed investimenti turistici senza fondare ogni indirizzo istituzionale sulla disponibilità puntuale di dati e numeri, da monitorare, da analizzare, da confrontare e valutare rispetto a qualsiasi scelta passata e rispetto a qualsiasi scenario futuro. Non è più possibile improvvisare o pensare di poter quantificare e spendere, magari in base a sole valutazioni soggettive di un assessore o di un sindaco o di una giunta, budget anche notevoli, come quelli tradizionalmente destinati in questa Città ai cartelloni estivi, senza avere preliminarmente raccolto e studiato con precisione, ad esempio, la tipologia ed il periodo dei pernottamenti passati, i flussi, l’andamento e l’indotto economico complessivo della cosiddetta stagione e programmazione turistica; che poi dalle nostre parti coincide purtroppo soltanto con qualche settimana d’agosto».
È quanto dichiara Mario Smurra, vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltori (FNA) auspicando che «l’Amministrazione Comunale, allineandosi ai metodi delle principali destinazioni turistiche di successo nazionali ma anche regionali (si veda il modello Tropea), renda note alle città ad esempio i numeri relativi alla tassa di soggiorno su un territorio vasto (la Sibaritide) che, come spesso si sente dire nelle stesse ricostruzioni regionali, è uno di quelli che fa registrare in assoluto il maggior numero di presenze seppur nel sempre più ristretto periodo estivo».
«Siamo a metà ottobre e non ci risulta alcun numero ufficiale sull’esito della tassa di soggiorno: è stata monitorata? A quanto ammonta? C’è una valutazione in corso? Ci sono dei numeri? Se sì non vanno tenuti chiusi in qualche cassetto e, ancora una volta, vanno comunicati celermente alla Città, in modo particolare alla rete imprenditoriale. E va avviato e subito, prima della fine dell’anno, prima di ogni programmazione 2023, un confronto articolato sulla corrispondenza tra quei numeri e l’indotto economico generatosi nella stagione estiva 2022 e, ad esempio, l’ammontare della spesa pubblica sul tradizionale e discutibile capitolo comunale programmazione estiva (tradotto: spesa per concerti, eventi e manifestazioni di vario intrattenimento sociale che intervengono però in loco a prescindere dalle eventuali intenzioni di viaggio o di pernottamento del potenziale viaggiatore)».
«È necessario, quindi, che la classe dirigente di questa città che, ripetiamocelo sempre, è la terza della Calabria, faccia una riflessione definitiva sulle modalità di governo dei turismi, a partire da due premesse irrinunciabili: i dati e gli obiettivi. Senza dati, si improvvisa e si fanno danni, anche e soprattutto alle casse pubbliche. E senza obiettivi precisi, senza una chiara distinzione degli esatti target turistici ai quali si intende mirare, non soltanto si sprecano ingenti risorse pubbliche senza alcuna strategia di medio e lungo termine ma si lascia una destinazione turistica, dal capitale e dal potenziale gigante, in una situazione di stallo irresponsabile ed intollerabile rispetto a tutte le dinamiche turistiche regionali, nazionali ed internazionali, da gennaio a dicembre».
«Pur potendosi in assoluto apprezzare – aggiunge il vice segretario nazionale FNA – la scelta di eventi importanti e di qualità, quanto meno in termini di promozione sociale e di intrattenimento dei residenti (che è cosa però diversa dalla promozione turistica), ci auguriamo – conclude Smurra – che l’Amministrazione Comunale si renda serenamente conto di questa concreta esigenza di sviluppo, che richiede una netta inversione di tendenza e che avvii senza dilazioni una urgente stagione di confronto senza preconcetti su cosa e su come è stato fatto fino ad oggi in tema di turismo, non soltanto negli anni dell’Esecutivo Stasi per intenderci ma in generale da tutte le passate gestioni, per costruire da ora, insieme e diverse consapevolezze, prospettive più forti e durature nell’interesse di tutti».