Ecco il cronoprogramma della nuova SS106 Sibari-Corigliano-Rossano
Al via la fase operativa. Nel 2026 partiranno i cantieri dell’opera da oltre un miliardo di euro: dalla la grande galleria di Rossano al viadotto “invisibile” di Corigliano. Ecco tutti i tempi di realizzazione
CORIGLIANO-ROSSANO – Il progetto su carta, quello che per decenni è stato emblema cardine della rivendicazione di questo territorio, ma soprattutto delle città oggi fuse di Corigliano-Rossano, sta per tramutarsi in atto concreto, percepibile, reale. È la SS106, nel tratto compreso tra il nuovo innesto con la SS534 (in connessione con il corridio Adriatico-Jonio-Tirreno) e il km0 della SS106 bis (a sud-est di Corigliano-Rossano all'altezza del torrente Coserie): un’opera con date, tempi, fasi, cantieri, numeri e uomini.
La nuova Sibari-Coserie è pronta a diventare realtà e a cambiare per sempre la mobilità del Nord-Est calabrese e della terza città della Calabria, in un moto di rivendicazione che non può fermarsi qui ma che deve proseguire affinché questa strada – che la Calabria ha già pagato al prezzo di tantissime vite umane – venga completata tutta e per intero fino a Reggio Calabria.
Dopo l’assegnazione dei due lotti a Webuild ed Eteria, probabilmente il meglio dell’ingegneria civile europea su scala globale, la macchina operativa di Anas ha definito il cronoprogramma ufficiale dei lavori: un percorso lungo ma concreto, che segnerà il passo della più importante infrastruttura mai costruita tra Corigliano-Rossano e la Piana di Sibari.
Si parla di oltre 1,2 miliardi di euro complessivi di investimento. E di questi, quasi 300 milioni saranno destinati solo agli espropri e alle procedure preliminari necessarie per liberare le aree e permettere alle imprese di operare.

Una cifra enorme, che dà la misura dell’impatto territoriale di quest’opera: un tracciato nuovo, moderno, a scorrimento veloce, che attraverserà campi, aree urbane, zone agricole e industriali, collegando finalmente – in modo diretto e sicuro – la città fusa al Megalotto 3 e, da lì, all’autostrada del Mediterraneo e al resto del Paese.
Il tempo è scritto: i cantieri aprono nel 2026
Secondo la tabella ufficiale, i prossimi mesi saranno dedicati alla fase di progettazione esecutiva e alle attività tecniche e ambientali preliminari.
Confidando che l’aggiudicazione definitiva delle gare avvenga – nei tempi tecnici – entro la fine del 2025, l’obiettivo è chiaro: consegnare i progetti definitivi entro febbraio 2026 e quelli esecutivi entro l’estate dello stesso anno.
Da lì si entrerà nella fase più attesa: la consegna formale dei lavori entro l’estate prossima (con l'allestimento dei campi base, l'incameramento dei materiali, il reclutamento della manodopera, etc.) e l’apertura dei primi cantieri, prevista tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027.
Da quel momento scatteranno cinque anni di lavori pieni, durante i quali si alterneranno tracciamenti, sbancamenti, scavi di gallerie, edificazioni di ponti, pose di asfalto e opere di finitura.
Cinque anni in cui la Sibaritide e Corigliano-Rossano vedranno muoversi uomini e mezzi in una delle aree che logisticamente, con il completamento della Sibari-Roseto e con questa nuova connessione, diventerà la più strategica del Mezzogiorno.
La grande galleria di Rossano e il viadotto urbano di Corigliano
Il cronoprogramma entra nel dettaglio e indica già le date chiave per le due opere simbolo della nuova 106.
La prima è la grande galleria artificiale di Rossano, lunga circa 1,4 chilometri, che imboccherà in località Crosetto e, costeggiando la linea ferroviaria e attraversando da sotto il torrente Citrea, sbucherà a Ciminata, nei pressi del carcere. Rappresenta una delle sfide ingegneristiche più importanti dell’intero tracciato.

I lavori per la galleria partiranno tra la fine di luglio e l’inizio di agosto del 2027, e saranno uno dei momenti più spettacolari del cantiere: la nascita di un vero e proprio tunnel artificiale che scenderà quasi a 20 metri di profondità.
L’altra grande opera sarà il viadotto urbano di Corigliano, la vera icona della Sibari-Coserie. Non solo una struttura di collegamento, ma un simbolo architettonico della nuova mobilità calabrese: un ponte sospeso a ridosso della città che i progettisti hanno definito “invisibile” perché ideato per avere un impatto visivo praticamente pari a zero.

Il fatto che lo realizzerà Webuild è una garanzia del risultato e dovrebbe essere, quindi, l’immagine più riconoscibile della modernità che avanza. Il suo cantiere prenderà avvio tra agosto e settembre del 2027, in contemporanea con le prime grandi opere d’arte del lotto urbano, e accompagnerà tutto l’asse fino alla sua conclusione.
Cinque anni per cambiare il destino della Sibaritide
Secondo le previsioni, il completamento delle opere principali – gallerie, viadotti, movimenti terra, sovrastrutture e asfalti – è previsto entro la prima metà del 2031. Seguiranno poi i collaudi e le opere di finitura.

In totale, 69 mesi di lavoro, 16 di attività preliminari (compresa la bonifica da ordigni bellici, che partirà nel 2026) e 53 mesi di costruzione effettiva.
Un tempo lungo ma coerente con la portata dell’intervento e con la volontà di realizzare un’infrastruttura che non è solo una strada, ma una spina dorsale economica e sociale per l’intera area jonica calabrese.
Dalle parole ai fatti
Non è un sogno: è un calendario. E comporta penali in caso di ritardi, come previsto dal nuovo codice degli appalti. Per metterlo in campo ci sono due imprese, dicevamo, che hanno già consegnato all’Italia e al mondo opere monumentali – da ponti a dighe, da autostrade a gallerie ferroviarie – chiamate ora a scrivere una pagina decisiva della storia del Nord-Est calabrese.
La nuova 106 non sarà più la strada della rassegnazione e delle croci bianche. Sarà la strada del riscatto, della connessione e della speranza, il simbolo di una Calabria che ha smesso di aspettare e può costruire il proprio futuro.b