Accusate di maltrattamento di animali, il Tribunale di Castrovillari le assolve
Per le due cittadine di Trebisacce l'accusa di maltrattamento si era consumata per aver dato rifugio a 19 cani abbandonanti. Per i giudici, però, non c'è stato alcun maltrattamento
TREBISACCE - Non c'è stato alcun maltrattamento di animali. A stabilirlo il Tribunale Ordinario di Castrovillari, in composizione monocratica, nella persona della giudice Giuseppa Ferrucci, che ha assolto due imputate dal reato contestato di maltrattamento di animali.
In data 13 ottobre 2022, presso il Tribunale di Castrovillari, dinanzi al giudice monocratico Giuseppa Ferrucci, è stata celebrata l’udienza relativa al caso dei presunti maltrattamenti a 19 cani che vedeva coinvolte, nella qualità di imputate, due donne di Trebisacce, una delle quali difesa dall’avvocato Claudio Roseto (nel riquadro) del foro di Castrovillari.
La vicenda ebbe inizio nel marzo 2021, con una prima contestazione di “abbandono di animali”, alla quale seguì il sequestro dei succitati cani e delle relative strutture in cui i medesimi erano ricoverati; sequestro che fu immediatamente annullato dal Tribunale del riesame di Cosenza, in accoglimento dell’istanza patrocinata dall’avvocato Claudio Roseto.
A seguito di ciò, la Procura della Repubblica emanò un decreto penale di condanna, che fu immediatamente oggetto di opposizione e dal quale scaturì l’odierno giudizio immediato contenente l’ipotesi accusatoria - più grave - di maltrattamento di animali ex art. 544-ter c.p.
Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, durante l’escussione dei primi testimoni, l’avvocato Roseto ha fatto emergere circostanze chiaramente incompatibili con il grave reato contestato, portando il giudice ad anticipare la sentenza di assoluzione, senza neppure procedere all’escussione degli ulteriori testi programmati per le successive udienze.
Invero, la contestazione del reato di “maltrattamento di animali”, contestato alle due donne, risultava addirittura paradossale, se solo si consideri che queste ultime accudivano e curavano dei cani abbandonati da persone che meriterebbero condanne esemplari.
Si conclude una triste vicenda che ha visto trionfare oltre la Giustizia e anche l'amore per gli animali e il sacrificio di chi si adopera ogni giorno per cercare di prendersi cura di tutti i randagi e degli animali abbandonati che vagano soli e sperduti per le strade cittadine, nell'indifferenza di molti. Per fortuna, non di tutti.