Un sentiero di 7800 km che attraversa tutte le montagne italiane da candidare a patrimonio Unesco
È questa la proposta che avanzerà il presidente del Cai Calabria, Giuseppe Greco: «Una rivincita del patrimonio montano cheper anni è stato tristemente riconosciuto come luogo di attività malavitose»
COSENZA - Il “Sentiero Italia CAI” candidato a diventare patrimonio Unesco. È questa la proposta che verrà avanzata dal presidente del Cai Calabria Giuseppe Greco sabato in occasione della Conferenza dei Presidenti regionali e provinciali del Club alpino italiano che si terrà a Carrara.
Il Sentiero Italia è nato nel 1981 dall’idea di Riccardo Carnovalini di creare un percorso escursionistico che attraversasse tutte le montagne italiane e proseguisse in Europa.
«Negli anni ’90 – spiega Greco – il Sentiero Italia in Calabria ha assunto un aspetto ancora più interessante: è diventato simbolo del riscatto sociale, una rivincita del patrimonio montano che in quegli anni veniva tristemente riconosciuto come luogo di attività malavitose».
Il Sentieri Italia si estende per 7200 Km con 508 tappe e attraversa un palcoscenico naturale fatto di montagne, colline, vallate, torrenti e fiumi che vanno da Trieste a Santa Teresa di Gallura, attraversando aree già patrimonio UNESCO.
«Se si pensa, ad esempio, alla Calabria – aggiunge Greco - il Parco Nazionale del Pollino ed il Parco Nazionale dell’Aspromonte fanno già parte della rete mondiale dei geoparchi Unesco. Il Parco Nazionale del Pollino ha avuto il riconoscimento di “Patrimonio Mondiale dell'Umanità” per le Faggete Vetuste di Cozzo Ferriero e del Pollinello; il Parco Nazionale della Sila ha avuto il riconoscimento Unescocon l’inserimento nella rete mondiale delle Riserve della Biosfera del Programma Mab/Unesco. Per queste ragioni il CAI Calabria ritiene quindi che il Sentiero Italia (Sicai) abbia tutti i requisiti previsti – culturali e naturali – per essere candidato ad entrare a far parte del patrimonio Unesco».
La proposta che sarà presentata sabato a Carrara è stata già formalmente condivisa e patrocinata dal Parco Nazionale del Pollino; dal Parco Nazionale della Sila, dall’amministrazione Provinciale di Cosenza e dall’amministrazione Provinciale di Catanzaro.