Tutela delle specie, due popolazioni di Testuggine palustre europea nella riserva di Tarsia
Le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati partecipano con un proprio contributo al XIV Congresso Scientifico Nazionale della Societas Herpetologica Italica
TARSIA - Le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati partecipano con un proprio contributo al XIV Congresso Scientifico Nazionale della Societas Herpetologica Italica, in corso dal 13 al 17 settembre c.a. a Torino.
Il Contributo ammesso al Congresso dal Comitato scientifico riguarda il lavoro “Caratterizzazione di due popolazioni di Testuggine palustre europea (Emys orbicularis), delle Riserve naturali regionali “Lago di Tarsia – Foce del fiume Crati (Calabria, Italia)”.
La Testuggine palustre è una specie rigorosamente protetta in base alla Convenzione di Berna. È inserita nella Direttiva Comunitaria Habitat 92/43 CE – All. II e All. IV, recepita dall’Italia con DPR n° 357/97. Rientra, inoltre, tra le categorie di minaccia proposte dall’IUCN.
La sua presenza nelle Riserve del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati, testimonia l’importanza delle due aree per la conservazione delle popolazioni calabresi di questa specie, che negli ultimi 50 anni ha subito un drastico declino in tutta la penisola, a causa delle alterazioni del reticolo idrografico (inquinamento delle acque, cementificazione, scomparsa della vegetazione igrofila), della frammentazione degli habitat, della competizione con specie alloctone.
Le attività progettuali sono realizzate nell’ambito del Progetto “Azioni urgenti di conservazione e tutela di specie prioritarie nelle Riserve e Zone Speciali di Conservazione Lago di Tarsia e Foce del fiume Crati”, attuato e realizzato dall’Ente gestore delle Riserve-Amici della Terra nell’ambito del P.O. Calabria FESR-FSE 2014-2020, Asse VI, Azione 6.5.A1 – Sub-Azione 2, promosso dal Dipartimento Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria.
L’Ente gestore delle Riserve con l’attuazione di questo intervento, che si è avvalso del supporto scientifico dell’Università della Calabria, Dipartimento di Ecologia, Biologia e Scienze della Terra-Sezione di Erpetologia, si è prefisso l’obiettivo di realizzare una serie di attività finalizzate alla conservazione, alla tutela, al recupero e al mantenimento e alla loro caratterizzazione genetica delle popolazioni attraverso azioni dirette di conservazione e mantenimento degli habitat, di traslocazione e di ripopolamento della specie in siti idonei all’interno del perimetro delle due Riserve e delle due ZSC. Le attività progettuali messe in atto ed in particolare quelle finalizzate ad individuare popolazioni pure per la riproduzione rappresentano interventi innovativi di ecologia applicata alla conservazione.
Infatti, è stato realizzato un Centro di allevamento ex-situ, autorizzato in deroga dal Ministero della Transizione Ecologica, con popolazioni pure delle Riserve, al fine di non creare mescolamenti genetici tra gli aplotipi, per i ripopolamenti che saranno eseguiti nelle due aree protette.